La conclusione del campionato porta con sé inevitabili bilanci. Squadra per squadra cercheremo di capire cosa ha funzionato e cosa no e analizzeremo le prospettive del prossimo campionato.
JUVENTUS
Beh, che dire. Il settimo scudetto e la quarta Coppa Italia di fila parlano da soli. È stata un’annata esaltante ma non sempre facile per i bianconeri, che hanno dimostrato ancora una volta di essere i più forti. La vittoria di San Siro contro l’Inter ha spianato la strada verso lo scudetto e ha “ammazzato” le motivazioni del Napoli, ancora troppo fragile mentalmente per mettere in discussione il dominio della Juventus.
Allegri maestro di tattica e di stile, la sua Juventus non è più la schiacciasassi dello scorso anno ma è ancora la più forte. Solo Milan o Inter possono metterle pressione e sfilarle lo scudetto, Napoli e Roma purtroppo non hanno ancora la mentalità per reggere punto a punto con i bianconeri.
NAPOLI
Fare 91 punti e non vincere lo scudetto è qualcosa di incredibile. Rimane una stagione da sogno e uno scudetto, come dice Sarri, perso in albergo prima di Fiorentina-Napoli. Peccato, perché la stagione del Napoli avrebbe potuto avere ancora un lieto fine. Non che così sia da buttare, anzi, forse è stata una stagione irripetibile e solo il tempo ci dirà se i partenopei saranno nuovamente capaci di giocare un’annata come questa.
Nota dolente il percorso nelle Coppe: eliminati in Coppa Italia, usciti ai gironi dalla Champions League e sbattuti subito fuori dal Lipsia in Europa League. Troppo poco per una squadra che punta ad acquisire blasone ed esperienza, le partite in Europa aiutano a colmare il gap con le grandi e permettono di acquisire quella maturità che ancora manca. Le prospettive per il futuro sono un grandissimo punto di domanda, dipenderà tutto dalla permanenza o meno di Sarri.
ROMA
Il gol di Vecino a 9 minuti dalla fine e la mancata qualificazione della Lazio per la prossima Champions League “coronano” (per così dire) una stagione molto positiva per la Roma, che ha sfiorato l’impresa nella competizione più importante e può vantarsi di essere giunta in semifinale di Coppa dei Campioni eliminando 3-0 il Barcellona all’Olimpico. Di Francesco è andato oltre ogni aspettativa e se è vero che è partito un po’ col freno a mano tirato, bisogna riconoscergli che una volta ingranata la marcia non si è più fermato.
Con un po’ più di attenzione si poteva anche raggiungere la finale di Champions League, ma era destino che la Roma dovesse essere ancora eliminata per mano del Liverpool. La squadra, in ottica futura, è ben assemblata e Pallotta non dovrà ricorrere sul mercato in modo così netto. Qualche innesto servirà sicuramente, ma l’ossatura è di livello medio-alto e se i giocatori riusciranno a ripetere le prestazioni di quest’anno potranno togliersi qualche soddisfazione.
INTER
Qualificazione alla Champions League conquistata a 9 minuti dalla fine dell’ultima partita dopo essere stati sotto per 77 minuti. Sei anni dopo, l’Inter torna fra le grandi e poco importa che ripartirà dalla quarta fascia. Ora non rimane che “blindare” Brozovic, Perisic e Icardi e completare la rosa per la prossima stagione. De Vrij, Asamoah e Lautaro Martinez sono già nerazzurri, per Rafinha e Cancelo bisognerà lottare.
Dopo anni di tristezze e delusioni, la notizia più importante è che sul viso dei calciatori nerazzurri è tornato il sorriso. I tifosi hanno battuto ogni record (prima squadra italiana a superare il milione di presenze nelle partite in casa), hanno sofferto fino alla fine e ora possono gioire di una qualificazione incredibile e insperata. Tutti felici insomma, inoltre le lacrime di Zhang sono la pietra su cui ripartire l’anno prossimo. D’altra parte non capita tutti i giorni di vedere un ragazzo cinese miliardario piangere per una partita di una delle tante società del padre…
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