NBA 2017/18, recap 11 aprile: Twolves ai Playoff. Vittorie anche per Sixers, Blazers, Pelicans e Thunder

Notte di verdetti in NBA. Stanotte, con dodici partite in programma, si è chiusa la regular season 2017/18, emettendo le ultime, attesissime sentenze. Il campo principale è stato sicuramente il Target Center di Minneapolis, dove Minnesota Timberwolves e Denver Nuggets si sono giocate, in un vero e proprio spareggio, l’ultimo slot disponibile per i Playoff ad Ovest. E lo spettacolo non è minimamente mancato. Dopo aver chiuso sul +8 all’intervallo lungo (54-62), i padroni di casa respingono un primo tentativo di rientro di Denver e, a 4’26” dalla sirena finale, conducono 91-99. Gli ospiti replicano con un 8-0 di parziale, raggiungendo la parità sul 99-99 con una tripla di Murray (2’52” al termine). Segnano Butler e ancora Murray (101-101 a 1’59” dalla fine); poi le due squadre si bloccano, come impossessate dalla paura. E si va all’overtime. A 2’28” dalla sirena, Millsap porta i suoi avanti (106-105); Minnie, però, piazza un break di 0-7 che risulta letale. Finisce 106-112 per i Twolves che, dopo 14 anni, tornano ai Playoff. Gli eroi di serata sono Butler (31) e Towns (26+14 rimbalzi); ai Nuggets non bastano Jokic (35+10 rimbalzi), Barton (24+8 rimbalzi) e Murray (20+6 rimbalzi e 6 assist).

Battendo Denver dopo un overtime, Minnesota torna ai Playoff dopo 14 anni d’assenza (foto da: youtube.com)

Sempre ad Ovest, c’era anche da decidere tutto l’ordine di piazzamenti dal 3° al 7° posto, con altri due scontri diretti. Al Moda Center di Portland, i Trail Blazers battono i lanciatissimi Utah Jazz e si assicurano il seed #3. Reduci da 4 sconfitte consecutive, i ragazzi di coach Stotts dominano la partita (59-80 al 36′) e a nulla vale un quarto periodo da 34-22 di Utah. Un super Lillard (36+10 assist), ben supportato dal compagno di merende McCollum (19), trascina i Blazers; Mitchell (17+6 rimbalzi) e Rubio (17) sono i migliori negli ospiti. Crollano i San Antonio Spurs, travolti allo Smoothie King Center di New Orleans dai Pelicans. Dopo un primo periodo in equilibrio (26-27), i padroni di casa mettono la freccia nei secondi 12′ (17-34 il parziale), per poi non voltarsi più indietro. Sugli scudi Davis (22+15 rimbalzi e 4 stoppate), Mirotic (21+15 rimbalzi), Holiday (23+7 assist) e Rondo (19+14 assist e 4 rubate); tre i top-scorer, tutti con 11 punti a referto, per San Antonio, ovvero Aldridge, Murray e Parker.

Di tutto ciò ne approfittano gli Oklahoma City Thunder che, alla Chesapeake Energy Arena, battono i Memphis Grizzlies e si prendono il seed #4, davanti nell’ordine a Jazz, Pelicans e Spurs. Una serata che vede l’MVP in carica Russell Westbrook entrare ancor di più nella storia. La sua prestazione da 6 punti, 20 rimbalzi e 19 assist, infatti, gli permette di diventare il primo giocatore nella storia della NBA a concludere due stagioni di fila con una tripla doppia di media (25.4 punti, 10.1 rimbalzi e 10.3 assist quest’anno; 31.6 punti, 10.7 rimbalzi e 10.4 assist nel 2016/17). Il match con i Grizzlies ha visto svettare anche Paul George (40 e 13/20 dal campo, 8/14 da tre); negli ospiti, si mette in luce Dillon Brooks (36+7 rimbalzi).

Per la prima volta nella storia, un giocatore riesce a concludere due stagioni di fila in tripla doppia di media. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Mr. Thriple Double, al secolo Russell Westbrook (foto da: youtube.com)

Spostiamoci ad Est, dove bisognava capire chi, tra Sixers e Cavs, si sarebbe accaparrato il seed #3, e l’ordine delle squadre tra la 6° e l’8° posizione. Il primo obiettivo è stato centrato dai meravigliosi Philadelphia 76ers che, al Wells Fargo Center, demoliscono i Milwaukee Bucks ed ottengono la 16.esima vittoria consecutiva. Non c’è mai stata partita sin dal primo quarto (18-46 dopo 12′), con i Sixers sospinti dalle prestazioni dei vari Anderson (25+6 rimbalzi), Saric (24) e Holmes (19+7 rimbalzi); inoltre, con Belinelli che ne mette 13 a referto (4/11 dal campo, con 5 assist e 3 rimbalzi), c’è da segnalare un Markelle Fultz che diventa il più giovane di sempre (19 anni e 317 giorni) a far registrare una tripla doppia (13+10 assist e 10 rimbalzi). Nei Bucks, si salva Parker (25). I Cleveland Cavaliers, invece, impegnati nuovamente 48 ore dopo contro i New York Knicks, anche se stavolta alla Quicken Loans Arena, finiscono ko e devono accontentarsi del seed #4. Decisivo il passaggio a vuoto nel secondo quarto (37-17 il parziale), con gli ospiti sospinti da Kornet (23) e da Burke (19+9 assist). Nei Cavs, mentre LeBron James, anche se con solo 11′ in campo (10+5 rimbalzi per lui), ha totalizzato la presenza stagionale #82, i migliori sono stati Holland (21), Zizic (20+7 rimbalzi) ed Osman (18+7 rimbalzi e 6 assist).

Il seed #6 è appannaggio dei Miami Heat, che sopravanzano i Bucks (seed #7) battendo all’AmericanAirlines Arena i Toronto Raptors dopo un overtime. Dopo aver rincorso per buona parte della partita, la squadra di coach Spoelstra, trascinata da un Wayne Ellington on fire soprattutto da tre (8/12 totali, 6 nel solo quarto periodo, per 32 punti), a 18″ dalla fine conducono 103-105. Ma un tap-in del tedesco Poeltl (16+12 rimbalzi) su tripla sbagliata da Wright, fissa il punteggio in parità sul 105-105. Nell’overtime, però, Miami piazza un 4-11 di parziale, che vale la vittoria. Detto di Ellington, per i canadesi in evidenza Lowry (28+10 rimbalzi e 9 assist) e DeRozan (19+6 rimbalzi). Chiudono con una sconfitta la propria regular season i Washington Wizards, ko all’Amway Center contro gli Orlando Magic. Floridiani che si aggiudicano la partita nel quarto conclusivo, con Purvis (16) e Hezonja (15+8 rimbalzi e 6 assist) in evidenza. Ai Capitolini, che avranno il seed #8 ai Playoff, non bastano Meeks (18) e Morris (15+8 rimbalzi).

Termina con un ko indolore il cammino in regular season degli Houston Rockets, che si presenteranno ai Playoff con il miglior record in assoluto (65-17). La squadra di D’Antoni, con i vari Harden, Paul, Gordon e Capela tenuti a riposo, cade al Golden 1 Center di Sacramento, con i Kings che mandano in doppia cifra ben sette giocatori, tra i quali spicca Cauley-Stein (22+11 rimbalzi). Per gli ospiti, la coppia formata da Gerald Green e Hunter mette a referto ben 50 punti su 83 totali di squadra (rispettivamente 31 e 19). Chiudono invece con un successo i Boston Celtics, a segno al TD Garden contro i Brooklyn Nets. Bene Baynes (26+14 rimbalzi) e Gibson (18) nei Celtics; Stauskas (18) e Crabbe (16+7 rimbalzi) sono stati i più positivi nei Nets.

Nel match di stanotte contro i Bucks, all’età di 19 anni e 317 giorni, Markelle Fultz è diventato il più giovane di sempre a realizzare una tripla doppia (foto da: youtube.com)

Nella notte, si è giocato anche il derby di Los Angeles. Allo Staples Center, i Lakers trovano la prima vittoria nella stracittadina, dopo tre affermazioni dei Clippers. Hart (30) e Payton II (25+12 rimbalzi) hanno condotto i purple-and-gold alla W, mentre Harris (23) non è stato sufficiente ai cugini dei Clippers. Infine, allo United Center di Chicago, i Bulls chiudono la stagione venendo nettamente battuti dai Detroit Pistons. Kennard (23), Tolliver (18) e Moreland (16+17 rimbalzi+4 rubate e 4 stoppate) sono i migliori per la squadra di MoTown. Markkanen (20+8 rimbalzi) è il più positivo per Chicago.

Di seguito, il riepilogo della notte:

BROOKLYN NETS (28-54) @ BOSTON CELTICS (55-27) 97-110

NEW YORK KNICKS (29-53) @ CLEVELAND CAVALIERS (50-32) 110-98

TORONTO RAPTORS (59-23) @ MIAMI HEAT (44-38) 109-116 OT

WASHINGTON WIZARDS (43-39) @ ORLANDO MAGIC (25-57) 92-101

MILWAUKEE BUCKS (44-38) @ PHILADELPHIA 76ERS (52-30) 95-130

DETROIT PISTONS (39-43) @ CHICAGO BULLS (27-55) 119-87

DENVER NUGGETS (46-36) @ MINNESOTA TIMBERWOLVES (47-35) 106-112 OT

SAN ANTONIO SPURS (47-35) @ NEW ORLEANS PELICANS (48-34) 98-122

MEMPHIS GRIZZLIES (22-60) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (48-34) 123-137

LOS ANGELES LAKERS (35-47) @ LOS ANGELES CLIPPERS (42-40) 115-100

UTAH JAZZ (48-34) @ PORTLAND TRAIL BLAZERS (49-33) 93-102

HOUSTON ROCKETS (65-17) @ SACRAMENTO KINGS (27-55) 83-96

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.

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