E’ arrivato il no da parte della Uefa alla volontà del Milan di patteggiare il Settlement Agreement per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario. A giugno i rossoneri saranno giudicati dalla camera di competenza e dopo il processo sapranno quali saranno le sanzioni a cui dovranno sottostare: il rischio, oltre al blocco sul mercato, è l’esclusione dalle coppe europee

Fulmine a ciel sereno in casa Milan. C’era grande attesa per la decisione della Uefa sul piano di rientro nei parametri del Fair Play Finanziario attraverso il patteggiamento del Settlement Agreement. Dopo un’attenta analisi investigativa, però, l’organo di calcio europeo ha deciso di bocciare la proposta del Milan.

Sicuramente un brutto colpo per il Milan, accusato di non dare certezze riguardo il piano di rifinanziamento del prestito e del rimborso del prestito all’hedge fund Elliott entro ottobre 2018, nonostante lo stesso David Singer, proprietario del fondo speculativo, si era detto disposto a garantire per i rossoneri un piano continuativo industriale, senza dimenticare l’assenza di chiarezza sul proprietario, Yonghong Li, nonostante abbia già immesso nella società un miliardo di euro e abbia rispettato e mantenuto tutte le promesse economiche nei tempi previsti. 

Il Milan, quindi, sarà sanzionato dalla Uefa, ma dovrà aspettare il mese di giugno, durante il quale la camera di investigazione, che potrebbe anche decidere di escludere i rossoneri dalle coppe europee per un periodo di tempo che va da uno a più anni, in questo caso promuovendo l’Atalanta in Europa League e la Fiorentina ai preliminari, oltre al blocca sul mercato. 

Le altre possibili sanzioni possono essere multe e limitazioni alla rosa, che sicuramente farebbero sospirare di sollievo al Milan, che potrebbe risolvere la situazione a suo favore completando il rifinanziamento del debito prima del processo o, addirittura, potrebbe poi fare ricorso al Tas di Losanna, qualora ovviamente la decisione della camera di investigazione dovesse essere negativa. 

Ecco il comunicato ufficiale della Uefa: 

La camera di investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA (CFCB) ha deciso di rinviare l’AC Milan alla camera giudicante del CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio (break-even rule).
Dopo un attento esame di tutta la documentazione e delle spiegazioni fornite dalla società, la camera di investigazione ritiene che le circostanze del caso non consentano la conclusione di un settlement agreement.
Nello specifico, la camera di investigazione è del parere che permangano ancora incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni da effettuare entro ottobre 2018.
La camera giudicante prenderà una decisione in merito a tempo debito.
Durante il mese di giugno, la camera di investigazione comunicherà eventuali altre decisioni in merito al monitoraggio delle società sotto indagine o che hanno concluso un settlement agreement.