A “San Siro” la vittoria e il gol mancano ormai da due mesi, dal 2-0 contro la Spal, ma Montella non si scompone e parla di gara sfortunata, nella quale non si è raccolto quanto seminato: “Il Milan ha condotto la partita dall’inizio alla fine. Abbiamo concesso solo due occasioni al Torino. Alla squadra non posso rimproverare nulla. È un momento un po’ così, dobbiamo cercare di essere più concreti. La porta smembrava stregata. I ragazzi hanno giocato, dando continuità alle prestazioni“.
Niente da rimproverare alla squadra, dunque, che sarebbe soltanto sfortunata, tanto in campo quanto in termini di di giocatori fuori per problemi fisici e muscolari, a cui si è aggiunto anche Bonaventura poco prima del match. Inoltre, il tecnico continua a parlare di squadra in crescita e chiede ancora tempo ai tifosi per vedere la squadra che ha in mente, ma anche oggi sono piovuti fischi al termine dei 90 minuti, subito minimizzati: “Dal il pubblico ho percepito spinta e partecipazione. Ho sentito anche applausi, in particolare quelli a Montolivo, e mi hanno fatto piacere. Se poi il pubblico non gradisce uno 0-0 casalingo ha il diritto di fischiare e noi dobbiamo accettarlo“. Ma non condivide i fischi scatenatisi Kalinic ad ogni pallone toccato, poiché potrebbero danneggiarlo.
Infine, l’ultima battuta ha riguardato l’allergia al gol della squadra quando gioca in casa: “La squadra sa cosa fare in campo. vedo una squadra che ha una identità e sa come comportarsi in fase di possesso e non possesso. Dobbiamo crescere in fase realizzativa“.
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