Nel corso del format di Radio Rossonera #ACenaCon, Massimiliano Mirabelli racconta a 360° gradi i suoi primi mesi da direttore sportivo del Milan. Diversi gli argomenti affrontati: dal possibile arrivo di Belotti, il rapporto con Raiola, fino ad arrivare al sogno Cristiano Ronaldo.
Una finestra di calciomercato che ha lasciato grandi soddisfazioni e ha riportato il Milan ad essere protagonista già in estate, grazie ad una sontuosa campagna acquisti. Molto importante, per realizzare ciò, è stata la collaborazione che si è venuta a creare con l’AD Fassone. “Nonostante sia stato un mercato tosto – ha dichiarato Mirabelli – ho rivisto in tanti calciatori lo spirito e la voglia di vestire la maglia del Milan. Anche in Donnarumma. Gigio non ha mai dichiarato di voler lasciare Milano è stato spinto a farlo da Raiola. Procuratore sempre in cerca di visibilità mediatica.”
L’unico rimpianto che può, forse, avere Mirabelli è relativo al non essere riuscito a portare a casa nessuno dei grandi nomi fatti per l’attacco: Aubameyang, Diego Costa e Andrea Belotti. Quest’ultimo ancora fiore all’occhiello della società rossonera, che è pronta a piombarsi su di lui dalla prossima sessione di mercato. “Belotti tifa Milan: chissà che un giorno non possa arrivare”. Parole, quest’ultime, che sembrano aver scatenato l’ira del presidente Cairo, a tal punto da ricevere le scuse telefoniche dell’AD Fassone per questa dichiarazione.
Campagna di mercato rossonera che ha visto l’entrata di più di 10 calciatori, ma tra i tanti nomi quello che spicca di più è quello di Leonardo Bonucci. Il difensore, ex Juve, sembrava essere uno dei leader inamovibili dello spogliatoio bianconero, finché, attraverso diverse provocazioni fatte dall’agente Lucci a Mirabelli non si è aperta una possibilità concreta. Trattativa che, ha dichiarato il DS del Milan, andava chiusa in massimo 48 ore. La dirigenza rossonera è stata capace di farlo in sole 36.
Immancabile anche una battuta su Montella. Il tecnico napoletano non sembra passarsela benissimo in quel di Milano e, nonostante i risultati non siano dalla sua parte, Mirabelli gli riconferma la massima fiducia. Sottolineando come le voci circolate su Conte siano solo frutto di falsità.
Ammissione finale relativa ad un contatto con Jorge Mendes per Cristiano Ronaldo. Una semplice suggestione, che parlando si è poi trasformata in un sogno.“CR7 non è un semplice calciatore, ma una azienda: non è mai domo, mai sazio.Un grandissimo spot per i più giovani”.
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