Il Napoli riesce in una vera e propria impresa e si regala la possibilità di credere fino all’ultimo al sogno scudetto.
Una rete di Koulibaly al novantesimo consegna la prima vittoria del Napoli all’Allianz Stadium di Torino, o meglio i primi punti, avendo perso tutti i sette precedenti, e riporta gli azzurri a meno uno dalla Juventus.
Una partita generalmente brutta e nervosa nella quale per lunghi tratti si è vista in modo evidente tutta la grande posta in palio, e che però, il Napoli ha nel complesso giocato con più coraggio non potendo accontentarsi del pari.
La Juventus, invece, ha provato a gestire il risultato senza spingere, senza rendersi mai pericolosa, senza fare nemmeno un tiro in porta, ma non ha fatto i conti con l’incornata finale di Koulibaly, quasi un segno del destino.
È vero, la Juventus ha ancora tutto nelle sue mani, ma la squadra di Allegri è apparsa stanca e ancora un po’ confusa forse da un mese troppo intenso fisicamente e troppo ricco di momenti nervosi e cruciali.
Inoltre il calendario che porterà i bianconeri in trasferta a Milano contro l’Inter e a Roma contro i giallorossi, strizza inequivocabilmente l’occhio al Napoli di Sarri che davvero, adesso, sconfitti i fantasmi, non è mai stato così vicino a rendere il sogno realtà.
MIGLIORI
Koulibaly 7,5: già nella partita in sé è uno dei migliori, insuperabile e lucido in tutte le sue chiusure, poi, però, pensa di deciderla lui staccando di più di due metri da terra e realizzando il gol più importante della sua carriera e chissà…
Albiol, Mario Rui, Hysaj 7: il resto della linea difensiva è altrettanto perfetto nel tamponare le poche incursioni offensive dei bianconeri mentre, soprattutto gli esterni, spingono con forza dall’inizio alla fine.
Callejon 6,5: ha il merito di pennellare l’assist, la speranza, che Koulibaly trasforma in gol, il sogno, nel resto della gara, però, fa fatica nei pochi spazi concessi dai bianconeri.
Matuidi 6: l’unico sufficiente in una serata veramente buia per la Juventus e che coincide con la partita più importante del campionato. Si adatta in tutti ruoli ma porta sempre intensità, fisicità e coraggio, predicando però nel deserto.
PEGGIORI
Pjanic e Cuadrado 5,5: il bosniaco in partite così deve offrire gioco e geometrie con più continuità e invece è lento e prevedibile oltre che nervoso, procurandosi un giallo già nel primo tempo. Il colombiano sostituisce Dybala per dare un po’ di brio alla manovra offensiva ma è approssimativo e discontinuo non riuscendo mai ad incidere.
Mertens 5: nuova prova deludente per il belga visibilmente giù da un punto di vista fisico e probabilmente in tensione per la presenza di Milik che ne mette in discussione il posto. Ed infatti dopo un’ora, il cambio arriva ma per sua fortuna il polacco non fa meglio.
Dybala e Higuain 5: si è inceppato qualcosa ultimamente in questo asse che è sembrato, per lungo tempo, perfetto e ben assortito. Due fantasmi in un match tanto importante, non quello che si può attendere da giocatori così.
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