Domani alle 18:30 Juventus e Milan si giocheranno la Supercoppa Italiana in quel di Jedda, in Arabia Saudita. E’ una sfida durissima che, però, dà stimoli enormi malgrado il trofeo abbia un’importanza abbastanza relativa. Vediamo come Gattuso ha presentato la sfida alla stampa.
Il tecnico ostenta serenità, anche se la tensione in lui sia certamente elevata: “Quelle da calciatori sono sensazioni diverse. Le sentivo di più da calciatore le partite. Sono sereno. Giochiamo contro una squadra che la fa da padrona in Italia da tanti anni. Sanno come si giocano queste partite. Giocarsi un trofeo è sempre importante. Voglio vedere grande spensieratezza. Dobbiamo fare la nostra partita, perché non sempre vincono i più forti. Dobbiamo stare tranquilli. Dobbiamo fare una grandissima prestazione per battere la Juve e ne siamo consapevoli“.
Le cronache degli ultimi giorni sono dominate dalla situazione di Higuain, dato in partenza verso la sponda sarrista di Londra: “Mi baso su quello che succede durante la settimana, di come si allena, di come sta nel gruppo, di come vive le giornate e di come sta con lo staff. Ripeto quello che sto dicendo da tempo. Si sta allenando bene, sta bene con i compagni e in questo momento è a disposizione. Vediamo se domani giocherà o no. Cercheremo di sbrogliare questa situazione. Lo faccio giocare perché lo vedo bene, lo vedo sereno e a posto coi compagni. Dopo o è un bravissimo attore, ma non mi sembra, ma lo vedo dentro al progetto. Capisci che in questo momento se gioca è perché sta bene mentalmente. Certo dopo la gara contro la Juve qualcosa è successo, nella sua testa, nel suo stato d’animo. Stare la a far cambiare un’idea a un atleta non è facile. Io devo solo pensare di poter sfruttare le caratteristiche dei miei giocatori. A me non ha mai detto di voler andar via, lo sto ancora aspettando“.
Diversa, invece, la situazione di Cutrone: “Siamo contenti dell’ultima doppietta. Ha il fuoco dentro ed è un giocatore che ci teniamo stretto. Quando entra a partita in corsa ci fa fare il salto di qualità. Lo coccoliamo e ha un grande atteggiamento. Sta crescendo sotto tanti aspetti, anche quando non gioca“. Anche Paquetà, dopo la buona prova di Genova, sembra in rampa di lancio: “Sta bene ed è a disposizione. Ha fatto vedere già quanto vale in Coppa Italia. Domani vediamo se giocherà dall’inizio. Per noi è un giocatore importante“.
Che tipo di partita si dovrà impostare per provare a vincere? “Voglio vedere il Milan che ha giocato 7-8 mesi fa contro la Juve. Senza timore e a viso aperto. Li abbiamo messi in difficoltà e voglio rivedere quello spirito. Ci sarà da soffrire, ma non voglio vedere giocatori demotivati dopo il primo errore. Voglio vedere giocatori senza preoccupazioni e dobbiamo metterci qualcosa in più“. Il pericolo numero uno è ovviamente Ronaldo, che potrà essere fermato soltanto “con un’organizzazione di squadra e con le caratteristiche del singolo giocatore che lo terrà nella sua zona. Ronaldo ora non fa più show. Attacca con veemenza e per segnare. E’ una macchina perfetta. L’età per lui non passa mai e questo fa capire che professionista e che giocatore è. E’ un grandissimo campione“.
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