Si è appena conclusa la conferenza stampa di mister Ranieri a due giorni dal match di San Siro contro l’Inter.
Come di consueto il tecnico giallorosso ha parlato ai giornalisti due giorni prima della partita, il big match che attende la Roma a San Siro contro l’Inter in uno scontro fondamentale in ottica Champions. “Se ci fosse una battuta d’arresto non cambierebbe il nostro umore, un risultato positivo ci darebbe una spinta notevole. Perdere non cambierebbe la nostra determinazione nel voler lottare fino alla fine” – le parole di Ranieri.
Sei giornate in cui i giallorossi, ancora in svantaggio sul Milan per il quarto posto, si giocheranno il tutto per tutto, con Ranieri che ribadisce quanto allenare la squadra del cuore sia per lui motivo di grande orgoglio: “Mi fa effetto essere allenatore della Roma, essere tifoso e allenare la tua squadra è un orgoglio oltre ogni limite“.
Sulla formazione che scenderà in campo sabato sera a Milano, la curiosità maggiore è quella se si rivedrà o meno il doppio centravanti come nel primo tempo contro l’Udinese: “Posso dire di non aver cambiato le mie idee. Ho fatto il farmacista da quando sono arrivato qui, so quali sono i problemi della squadra. So per esempio che De Rossi non può reggere tutta la partita“.
Sul dubbio Pellegrini-Nzonzi: “Gli ultimi dubbi li sciolgo sempre prima della partita. Ho visto molto bene tutti i ragazzi, questo è l’importante. Pellegrini ha sicuramente più passo di Nzonzi, che a sua volta è più importante nel gioco a 1-2 tocchi“.
Infine una domanda sul progetto-Roma del prossimo anno, che inevitabilmente passerà dalla qualificazione o meno alla Champions League: “Io so cosa devo fare ora, ovvero portare la Roma il più in alto possibile. Non sta a me stabilire i programmi futuri. Faccio il mio per quest’anno, poi si vedrà cosa vorrà fare il presidente, cosa succederà a fine campionato e se saremo o no in Champions League“.
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