Tutto da decidere il futuro di Pioli, ma l’Inter già prende contatti con Simeone, Conte, Allegri e Mourinho
Giornate di viaggi per Zhang Jindong, che prima è venuto a Milano, poi è andato a Madrid per incontrare Florentino Perez, forse per motivi di calciomercato, per poi tornare in Cina. Il tutto, nella settimana della sconfitta dell’Inter contro la Roma, che potrebbe rimettere in discussione il futuro di Stefano Pioli.
Tutto, ovviamente, dipenderà dai risultati e dal piazzamento finale, ma non sembra essere piaciuto l’atteggiamento del tecnico e, più in generale, della squadra, contro i giallorossi. D’altronde, l’obiettivo rimane il terzo posto, che può ancora essere possibile, soprattutto sfruttando i tanti scontri che il Napoli è destinato ad affrontare in questo ultimo mese prima della sosta per gli impegni delle nazionali.
Difficile che Pioli possa essere confermato anche senza la qualificazione alla prossima edizione di Champions League, ma non è da escludere che possa accadere il contrario anche con l’Europa League. Molto dipenderà, ovviamente, anche da ciò che riuscirà a dimostrare fino al termine della stagione.
Nel frattempo, però, Zhang, oltre a dover decidere il futuro del ds Piero Ausilio, che ha il contratto in scadenza a giugno, si starebbe già guardando attorno alla ricerca di alternative. Ormai, non è più un segreto che i sogni restano Diego Pablo Simeone, che potrebbe finalmente chiudere il suo ciclo all’Atletico Madrid, e Antonio Conte, che potrebbe decidere di lasciare il Chelsea, qualora dovesse vincere davvero la Premier League.
Negli ultimi giorni, però, l’Inter avrebbe inserito nella propria ‘wishlist’ anche Massimiliano Allegri, diviso tra la permanenza alla Juventus e le ipotesi Arsenal e Barcellona. Sicuramente, sarebbe un’evoluzione clamorosa, ma non è da scartare a priori in un giro di panchine, che vedrebbe addirittura Luciano Spalletti lasciare la Roma e firmare per i bianconeri.
Fantapanchine, potrebbe essere definito, ma l’Inter pensa in grande per il proprio futuro e non dimentica quel suo amore profondo per Josè Mourinho. Anche in questo caso, però, è tanto fumo e niente arrosto, visto che il portoghese ha bagnato la sua prima stagione al Manchester United con due trofei, la Community Shield e la EFL Cup, ed è destinato a restare ancora a lungo sulla panchina dei Red Devils.
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