Vincenzo Montella si è presentato ai microfoni con aria certamente dimessa, ma manifestando ottimismo per il futuro e sancendo la volontà di ripartire dalla reazione dei suoi nel secondo tempo: “abbiamo creato 7-8 palle gol e abbiamo giocato con l’anima da Milan“. Il tecnico ha poi analizzato il pessimo primo tempo, sottolineando come la squadra fosse troppo contratta, manifestando soddisfazione per lo “sblocco mentale” della ripresa e per la prestazione che ne è derivata.
Successivamente si è soffermato sulla partita di Biglia, il peggiore del Milan: “sicuramente è stata macchiata dall’episodio da cui è nato il secondo gol ma nel complesso ha dato ordine, ha bloccato un giocatore dell’Inter e ha permesso ai centrali difensivi di giocare la palla“.
Parlando del modulo, Montella ha spiegato di non poter attuare il 4-3-3 per mancanza di cambi sugli esterni e che il 3-5-2 è il modulo più adatto e con il quale la squadra ha creato moltissime occasioni durante il derby. Ha aggiunto anche che Bonucci non è il motivo per il quale si gioca con tale modulo.
L’ultimo tema affrontato è quello riguardante gli obiettivi: secondo il tecnico di Pomigliano D’Arco, sebbene il quarto posto sia lontano, non è irraggiungibile visto che mancano ancora molte partite e che la squadra ha tutte le possibilità di recuperare.
Nonostante si sia trattato del primo argomento dell’intervista, chi scrive preferisce parlarne alla fine: ad una domanda sul rigore che ha deciso la sfida, Montella ha preferito glissare: “Il rigore dell’Inter? Non ne voglio parlare, è stato molto scaltro e abile D’Ambrosio. Non lo voglio rivedere perché mi fa male, preferisco parlare dei gol“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.