Un Antonio Conte molto motivato quello che si è presentato alla consueta conferenza stampa pre-partita. Tanti gli argomenti analizzati dal tecnico: dall’importanza del match di domani e la possibile presenza di Lukaku, fino ad evidenziare il suo totale distacco dai tifosi bianconeri che contestano la “Stella” a lui dedicata all’interno dello Stadium.
“Domani si affronteranno le due squadre che finora hanno fatto meglio in campionato. Ovviamente è giusto ricordare che siamo solo alla settima giornata, tutti i valori verranno fuori più avanti. Mentalmente ci arriviamo bene, proprio per questo richiederò miei forza e coraggio nel giocare una partita contro un club che in questi anni ha imposto legge propria in Serie A”.
Juventus che ha imposto legge anche quando in panchina c’era lo stesso Conte, ecco perché il tecnico non ci sta alle accuse di coloro che vogliono rimuovere la sua stella dallo Juventus Stadium: “Per me non è motivo di orgoglio sapere che il mio ex presidente mi abbia difeso da un ideale così becero e ignorante. Queste cose mi fanno pensare sempre più che lasciare l’Inghilterra per me sia stato un errore. Il calcio è uno sport, non una guerra. Questi episodi a poco a poco mi porteranno a perdere la passione e dire basta.”
Sui passi avanti fatti dalla sua Inter: “Da quando sono arrivato non si è fatto altro che parlare di trofei. A tutte queste persone vorrei dire che per ottenere ciò c’è bisogno di tanto tanto lavoro. Siamo una squadra in costruzione, a questi splendidi ragazzi sto trasferendo tutti i concetti in mia conoscenza. Se migliora il singolo migliora anche tutto il collettivo. Noi stiamo provando una rincorsa improntata a ridurre il più possibile il gap”.
Inter che domani potrebbe ritrovarsi ad affrontare uno dei match più difficili della stagione senza il proprio numero 9: “Romelu giocherà solamente dal momento in cui mi darà garanzie. Se questo non dovesse accadere abbiamo chi può prendere il suo posto”. Infine, il tecnico, sentenzia così sull’arbitraggio tanto discusso legato al match di mercoledì contro il Barcellona: “Attenzione, non voglio che le mie dichiarazioni debbano passare come un alibi per i miei calciatori. Nel calcio vince sempre chi è più forte, al di là degli episodi”.
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