Ennesimo psicodramma Inter a San Siro: i nerazzurri escono sconfitti 2-1 contro il Bologna nel match valido per la 30° giornata di campionato, scivolano a -11 dalla Juventus e possono dire definitivamente addio al sogno Scudetto, ora costretti a guardarsi dietro da un Atalanta a solo -1. Prestazione insufficiente dei nerazzurri, che vanno avanti con Lukaku nel primo tempo ma che crollano nella ripresa nonostante il vantaggio di un uomo e di un rigore (sbagliato da Lautaro) e perdono il match. Prima Juwara pareggia i conti, rosso a Bastoni e Barrow firma il 2-1 finale.
I segnali Pre e Post ripresa c’erano tutti ed erano ben definiti e ovviamente non poteva essere un 6-0 a un retrocesso Brescia a dare dubbi. Già il pari horror col Sassuolo aveva minato le poche certezze, ma questo KO casalingo contro il Bologna è la pietra tombale sull’ennesima stagione nerazzurra, che perde ufficialmente il treno Scudetto e ora deve anche guardarsi le spalle da un’Atalanta che ha aggredito il 3° posto interista. Una squadra fisicamente a pezzi e mentalmente debole, di bassissima qualità tecnica e vittima di un allenatore Antonio Conte, schiavo del suo dogmatismo tattico e del suo schematismo di gioco. Solo un’impresa in Europa League ad agosto potrebbe dare un sorriso alla stagione interista, che rischia l’ennesimo fallimento sportivo.
Non ci si lasci ingannare se a detta di molti il primo tempo della partita di oggi abbia convinto qualcuno. L’Inter è la solita squadra mediocre tecnicamente, imprigionata nell’integralismo tattico e nell’ossessioen schematica (assurda l’assenza di gioco centrale), nonostante il vantaggio firmato Lukaku, l’Inter non domina affatto, ma al netto della scarsa forza mentale che impedisce ai nerazzurri di raddoppiare con Young e Lautaro, rischiano anche il pari, se Handanovic non compie il miracolo su Orsolini.
Pioggia che diventa tempesta nella ripresa, dove semplicemente ma prevedibilmente l’Inter crolla di fisico e di testa, contro un Bologna compatto, solido ed efficace che spaventa anche i nerazzurri con il palo di Barrow. Una squadra a cui non basta l’uomo in più (espulso Soriano) e un rigore sbagliato per uscire dalla propria mediocrità. Mihajlovic ci crede e inserisce la freschezza e la gioventù di Juwara, che assieme a Barrow mettono in scacco Conte e l’Inter, che prima si fa raggiungere col pari, prende il rosso a Bastoni e capitombola col 2-1 finale.
FLOP INTER
BASTONI 4: tutta la difesa dell’Inter è insicura e incerta (male anche de Vrij e D’Ambrosio), ma oggi pessima prestazione del giovane centrale italiano. Nel primo tempo tiene ma nella ripresa è uno dei primi a crollare. Pesato di un giallo precedente, commette un fallo ingenuo su Juwara che lo fa espellere. Talento forse, ma tanta inesperienza.
CANDREVA 4: L’Inter è pessima tutta e gioca solo sugli esterni, ma almeno dalla sinistra Young cerca di combinare qualcosa almeno nel primo tempo. Candreva come quasi solito non azzecca una scelta, fa sempre la cosa sbagliata e i suoi limiti tecnici non possono più nascondersi con l’impegno.
LAUTARO MARTINEZ 4: propizia l’1-0, ma poi semplicemente sparisce dal campo. Si divora il raddoppio sempre nel primo tempo ma poi vaga in zona offensiva, svogliato e indolente. Il pessimo rigore che condanna i suoi, è solo il simbolo di una partita mai volenterosa.
ERIKSEN 3: semplicemente ectoplasmico. Un fantasma che girovaga senza obiettivo nella trequarti interista. Mai un passaggio, mai un movimento. Una prestazione che è manifesto del nulla.
TOP BOLOGNA
BARROW 7: schierato inizialmente come punta centrale nel trio rossoblu, nel primo tempo è un po’ in difficoltà nel creare pericoli. Ma l’intuizione di Mihajlovic di spostarlo sull’esterno nella ripresa, manda letteralmente in tilt il sistema difensivo interista.1 palo, tanto movimento, pericoli e gol vittoria.
JUWARA 7.5: il giovane Priamvera classe 2001 semplicemente spacca la partita. Entra e fa a fette la confusissima difesa interista, sfonda a sinistra come un coltello nel burro e in ristabilita parità numerica (fa espellere Bastoni) fa ancor di più faville. Soprattutto segna l’1-1 con un bel sinistro.
SKORUPSKI 7: nel primo tempo salva su Young, doppio intervento con rigore parato a Lautaro e respinta di Gagliardini e nel finale ipnotizza anche Sanchez. Grande prestazione del portiere.
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