La Fiorentina potrebbe non avere più il suo stadio di proprietà. Il presidente Commisso prende tempo, ma, ora come ora, le possibilità che un nuovo impianto venga realizzato, sono davvero molto basse.
Da quando ha preso in mano le redini della Fiorentina, lo scorso giugno, Rocco Commisso ha rivoluzionato tutto, o almeno ci sta provando. Con le idee già abbastanza chiare, il numero uno viola ha fatto capire fin da subito che a Firenze, chiaramente in ambito calcistico, avrebbe fatto grandi cose.
Ed una di queste era sicuramente la costruzione di un nuovo stadio che sostituisse il vecchio e obsoleto Artemio Franchi sul quale lo stesso Commisso si era espresso negativamente, definendolo, in più di un’occasione, una vera e propria porcheria.
Uno scempio da abbandonare. La Fiorentina ha bisogno di una casa tutta sua, bella, elegante ed accogliente. Una nuova casa le cui pratiche per la costruzione sono anche state avviate, ma che, come spesso accade in Italia, sono incappate nella solita lentezza di un sistema burocratico antico ed obsoleto quasi quanto il Franchi.
22 milioni di euro: questo il prezzo che il Comune di Firenze chiede per l’area in cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto. Un prezzo che, con un tutti i rischi collegati alla “qualità” stessa del terreno, la Viola considera troppo alto.
In una nota ufficiale, pubblicata ieri sul proprio sito internet, la Fiorentina sottolinea infatti nuovamente come non solo il prezzo per l’acquisto dell’area sia troppo alto, ma anche come non ci siano garanzie riguardo le condizioni in cui il terreno verrebbe eventualmente ceduto.
Ne consegue quindi che la società toscana, come specificato nella sopracitata nota, è pronta a mettere da parte, seppur con rammarico, l’idea di costruire un nuovo stadio. La decisione definitiva dovrebbe arrivare domenica pomeriggio dopo la sfida con la Sampdoria.
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