Sauber e Force India hanno ritirato il reclamo presentato nel 2015 presso la Commissione Europea, avente ad oggetto la distribuzione dei montepremi e dei ricavi in Formula 1. Nella giornata di ieri, le due scuderie hanno diffuso un comunicato congiunto, con il quale si sono dette soddisfatte e rassicurate dal nuovo corso gestionale intrapreso da Liberty Media.
Procediamo con ordine. Nel 2015, come detto in apertura, le due scuderie, su impulso in particolare dell’ex team principal Sauber, Monisha Kaltenborn, andarono all’attacco degli allora proprietari del Circus, la CVC (e ovviamente, di rimando, a Bernie Ecclestone), e del sistema vigente di spartizione dei montepremi e dei ricavi, presentando denuncia ufficiale alla Commissione Europea, definendo quel sistema ingiusto ed illegale, troppo sbilanciato a favore dei top team e troppo penalizzante per i team medio-piccoli.
Nel 2016, una Commissione aveva preso in carico la denuncia e sembrava avesse la volontà di andare fino in fondo alla faccenda, tanto che più di qualche addetto ai lavori cominciava ad ipotizzare la possibilità che questa indagine potesse far saltare il sistema messo in piedi dal Patto della Concordia, con conseguenze imprevedibili. E invece, il tutto è andato avanti con molta lentezza e, l’arrivo dei nuovi proprietari di Liberty Media, con le loro proposte ed idee anche in tema di spartizione degli introiti e dei premi, ha convinto Sauber e Force India a fare marcia indietro.
“Abbiamo deciso di ritirare il reclamo che avevamo presentato alla Commissione Europea nel 2015 in materia di pratiche anti-concorrenziali all’interno della Formula 1” – si legge nel comunicato – “Il dialogo che si è venuto a creare dopo la nomina di Chase Carey a presidente esecutivo e CEO del titolare dei diritti commerciali della Formula 1, è stato fortemente incoraggiante. L’approccio suo e dei suoi collaboratori ha portato una nuova cultura di trasparenza e illustra la volontà di discutere questioni fondamentali come la distribuzione dei premi, il controllo dei costi ed il regolamento sui motori“.
“Siamo incoraggiati e rassicurati dall’approccio equo ed imparziale adottato dalla nuova gestione della Formula 1 verso tutte le squadre ed i loro problemi” – prosegue – “Mentre le preoccupazioni che ci hanno portato alla denuncia erano pienamente giustificate, riteniamo che questo nuovo approccio fornisca la certezza che queste saranno considerate obiettivamente, quindi preferiamo cercare di risolvere queste questioni con il dialogo piuttosto che con una disputa legale. Vogliamo sostenere questo processo di trasformazione della Formula 1 e quindi abbiamo deciso di ritirare la nostra denuncia con effetto immediato“.
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