L’ex Benetton, Ferrari, BrawnGP e Mercedes ammette che tornerebbe nel Circus, ma non nel ruolo che lo ha reso famoso
Quando parla un personaggio come Ross Brawn, è sempre meglio fermarsi ad ascoltarlo. Intervistato dal Daily Telegraph, Brawn ammette di voler tornare in Formula 1 ma, nonostante i tanti rumors degli ultimi mesi, non vorrebbe tornare nella sua veste consueta, bensì ai piani alti della categoria.
“Ho fatto tutto quello che si potesse fare all’interno di un team” – afferma il 61enne inglese – “Perciò non voglio tornare in una scuderia. L’unica cosa che mi interesserebbe al momento è aiutare la Formula 1 a migliorare e a crescere. Per me c’è bisogno di due piani: uno triennale, l’altro quinquennale. Per me non c’è la struttura ideale per attuare tutto ciò”.
Su Liberty Media: “Sono stati saggi e si stanno prendendo il loro tempo. Hanno avuto modo di costruire il loro rapporto con Bernie, poiché lui non è affatto abituato ad avere un proprietario così coinvolto“. “Io non ho problemi con lui” – prosegue Brawn – “Tutto ciò che è oggi la Formula 1 è stato creato dal basso da Ecclestone. Io ero rimasto frustrato perché mentre il mio modo di operare è metodico e strutturato, quello di Bernie è caotico ed impulsivo. Se questi due modi di operare si fossero fusi insieme, ne sarebbe uscito un qualcosa di veramente interessante“.
Sulla Ferrari, Brawn concorda con chi sostiene che il clima attuale a Maranello non sia dei migliori: “Quando arrivai io in Ferrari la squadra non aveva fiducia. Abbiamo eliminato questo. Lavorare in un clima di paura non funziona. Non ci dovrebbero essere richieste fatte in base a quello che sta per accadere, se non si riesce“.
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