Come spesso accaduto ultimamente, al venerdì la Red Bull si mette in luce, stampando ottimi tempi. E’ infatti Daniel Ricciardo a piazzarsi davanti a tutti con il crono di 1:17.801, ottenuto al termine di una simulazione di qualifica che lo ha portato ad abbassare il record della pista realizzato da Bottas in mattinata. Alle spalle dell’australiano ecco Lewis Hamilton (+0.131), autore di un testacoda nei primi minuti, e Max Verstappen (+0.163), i quali precedono le due Ferrari. L’olandese ha poi dovuto concludere in anticipo la sessione per un problema alla power unit della sua RB13.
Sebastian Vettel (+0.250), non è riuscito ad avere due tentativi puliti, commettendo qualche errorino di troppo tra T2 e T3, oltre all’ennesimo episodio sfortunato, che gli ha interrotto il primo run: all’improvviso si è attivato l’estintore nell’abitacolo del tedesco, costringendolo a rientrare di tutta fretta ai box per ripulirlo e cambiare la tuta. Kimi Raikkonen è in 5° posizione (+0.341), precedendo il connazionale Valtteri Bottas (+0.498). Buonissima prestazione per Fernando Alonso (+0.707), più veloce dell’idolo locale Sergio Perez (+0.927), di Nico Hulkenberg (+0.974) e dell’altra Force India di Esteban Ocon (+1.021).
Carlos Sainz, con l’altra R.S.17, occupa l’11° posizione (+1.259), davanti a Felipe Massa (+1.405), Brendon Hartley (+1.622), Lance Stroll (+1.723) e Stoffel Vandoorne (+2.043), il quale ha avuto altri problemi alla power unit in avvio di PL2, rimanendo piantato in fondo alla pit-lane. A seguire troviamo Pascal Wehrlein (+2.505), Kevin Magnussen (+2.517) e Marcus Ericsson (+2.561). Chiudono Pierre Gasly (+3.944) e Romain Grosjean (+7.725): il francese della Toro Rosso è rimasto fermo a lungo per problemi alla power unit; Grosjean, invece, dopo un testacoda in uscita dall’ultima curva nei primi minuti ha patito la perdita di varie parti del posteriore della sua Haas, saltando tutto il resto della sessione. Come giri completati, il migliore è stato ancora Bottas (43), davanti alla coppia Ocon-Stroll (42) e a Perez (41); solo 3 giri per Grosjean, peggio di Gasly (10) e di Verstappen (17).
Passiamo alle simulazioni del passo gara, rese non facilmente interpretabili dalle condizioni della pista, ancora sporca e scivolosa e quindi passibile di una grande evoluzione durante l’arco del weekend. Con gomma Ultrasoft, le Red Bull sono andate fortissimo, con Verstappen sceso fino all’1:21.0, seguito a ruota da Ricciardo, mentre vanno dall’1:21.5 a salire Bottas e le Ferrari. Da sottolineare che Hamilton, con US alquanto affaticata, ha tenuto un passo molto costante ed interessante, addirittura in miglioramento, con un 1:21.3 dopo una ventina di giri. Con gomma Soft, il migliore è stato Ricciardo, con un 1:21.3 come tempo d’attacco, mentre Raikkonen e Bottas hanno fatto un 1:21.607 in fotocopia. Si è differenziato Vettel, usando la Supersoft (usata) e mostrando un ottimo passo e ottenendo il giro veloce in simulazione gara, spingendosi fino all’1:20.732.
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