Il via della stagione 2018 della Formula 1, con i primi test di Barcellona, si avvicina a grandi passi e tutti i team del Circus sono in fermento, per farsi trovare il più pronti possibile ai nastri di partenza. Tra i top team, dopo l’ottimo 2017, tanti riflettori saranno ovviamente puntati sulla Ferrari che, come nell’inverno precedente, sta portando avanti la sua linea fatta di zero chiacchiere e (si spera) tanti fatti.

Sergio Marchionne, durante il Salone dell’Auto di Detroit, in corso di svolgimento dal 14 al 28 di questo mese (foto da: thedetroitbureau.com)

Presente al Salone dell’auto di Detroit, il presidente Sergio Marchionne ha fatto il punto della situazione. “C’è un clima molto sereno a Maranello, i nostri ragazzi sono molto tranquilli. Forse troppo. Ciò potrebbe voler dire che o abbiamo fatto una grande monoposto o una grande ciofeca. Il 22 Febbraio partiamo, ed ovviamente spero nella prima eventualità” – dice Marchionne, secondo quanto riportato da Autosprint – “In questi tre anni, Maurizio Arrivabene ha svolto un ottimo lavoro con due piloti complessi come Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Seb ha bisogno di aprirsi un pò di più, mentre Kimi notoriamente è uno che parla poco“.

Marchionne ha poi voluto spazzare il campo da tutte le voci che lo vorrebbero interessato ad acquistare la Ferrari una volta finito il proprio compito in FCA: “Sono tutte menate, non c’è nulla di vero. Il nostro unico pensiero è quello di vincere il Mondiale“. Sul progetto Alfa Romeo-Sauber: “In questo caso ne so un pò di meno, sinceramente. Là siamo sponsor. E’ un work in progress con Sauber e ci vorrà tempo“, ha spiegato il manager italo-canadese.

Infine, Marchionne ha anche chiuso le porte ad un eventuale ritorno con il Cavallino di una leggenda come Niki Lauda: “Niki è fondamentale in Mercedes” – spiega Marchionne, riguardo al Presidente non operativo del team anglo-tedesco – “Capisce sempre cosa succede nella mente del pilota, che è un grande valore aggiunto, e infatti commette errori di valutazione. Nella nostra squadra, però, non c’è spazio per un profeta come lui”.