Come ampiamente prevedibile, lo scontro in pista tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton in quel di Baku domina la cronaca sportiva (e non) del day after del Gran Premio d’Azerbaijan. Tra colpevolisti (la maggior parte) ed innocentisti, moralisti beceri e realisti, è chiaro che il velo d’ipocrisia sussistente fino a qualche gara fa è ormai crollato, e i due contendenti si sfideranno finalmente a viso aperto.
Nonostante tutto, però, Sebastian Vettel si è mostrato disponibile ad un chiarimento con il rivale. “Non ho problemi con Lewis, lo rispetto molto come pilota. Non credo che fosse sua intenzione danneggiarmi facendosi tamponare, anche perchè pure lui avrebbe subito danni, rischiando il ritiro” – spiega Vettel – “Non credo di essere una persona complicata e sono disponibile a chiarirmi con lui. Parleremo solo io e lui e andremo avanti“.
“Noi siamo qui per correre, non per passeggiare. La gente si aspetta di vederci gareggiare, anche gomito a gomito, con veri sorpassi in pista. La gara mi è piaciuta molto, anche se alla fine non ritengo giusto il fatto che io sia stato penalizzato e Lewis no“, ha concluso Seb, riferendosi alla penalità subita.
Ma Lewis Hamilton, al momento, non sembra disponibile ad alcun faccia a faccia che non sia in pista: “Tanto per cominciare non ha il mio numero. Io voglio assolutamente rispondere in pista, anche perchè non mi è proprio piaciuto quello che ha fatto Seb dopo la gara. Io non ho puntato il dito contro nessuno, quel che è successo è successo. Tutto quello che voglio è dominare le prossime 12 gare“.
“Devo riflettere su quanto è accaduto, ma di certo si è verificato qualcosa di irrispettoso” – continua Hamilton, facendo il verginello – “Anche se avessi avuto una qualche volontà negativa nei suoi confronti, non credo che avrei meritato una simile reazione. Credo proprio l’abbia fatto apposta. Siamo piloti, gareggiamo da anni e tutto ciò non può accadere“.
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