Nell’era dei social media e di un mondo delle comunicazioni sempre più improntato verso un pubblico giovane e dinamico, la Formula 1 ha sempre faticato a tenere il passo, anche per l’atavica avversione di questo mondo (Ecclestone in primis) nei confronti delle nuove tecnologie.
Per i nuovi acquirenti di Liberty Group, l’avvicinare la F1 alle nuove generazioni è uno dei target fondamentali. Ecco, quindi, che Jenson Button fornisce una sua ricetta (a dir la verità paventata anche da altri nell’ultimo periodo), ovvero accorciare la distanza delle gare.
“Capisco che sia difficile per un pubblico giovane apprezzare 10 minuti di azione su 90 totali di gara” – esordisce il Campione 2009 – “I vertici della Formula 1 dovrebbero considerare l’idea di gare più corte. Avremo sempre una fetta di pubblico irriducibile, che apprezza le gare così come sono adesso. Un pubblico che preferisce un sorpasso nella noia, perché frutto di una manovra perfetta da parte del pilota. Però, proporre gare da 90′ alle nuove generazioni mi sembra un’utopia“.
“Siamo come bambini ormai” – prosegue Jenson – “E’ difficile rimanere concentrati su una cosa troppo a lungo. Abbiamo bisogno di passare da un’attività all’altra. Per esempio, non ho mai visto tutta una tappa del Tour de France. La registro e poi guardo i minuti finali. In questo momento storico, gli sport ‘sprintì sono i più seguiti perché le performance sono scariche di adrenalina“.
“Per stare al passo coi tempi è necessario cambiare” – conclude l’inglese – “La F1 è sempre stata così e anche io la preferisco e non vorrei che cambiasse. Ma non bisogna perdere appeal nei riguardi di altre discipline“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.