Come da pronostico, non è stata per niente una domenica facile per la Ferrari a Silverstone. Non in grado alla lunga di reggere il passo delle ‘astronavi d’argento’, la SF90 ha patito molto anche una RB15 molto in palla, stavolta anche con Pierre Gasly, oltre a denotare ancora una volta una pachidermica lentezza nel reagire alle situazioni di gara a livello strategico che ormai rasenta il ridicolo. Gara a due facce per quel che riguarda i piloti.
Da un lato c’è un Charles Leclerc che, con un 3° posto meritato, corona un weekend davvero da campione, dopo il giro pazzesco in Q3. Il monegasco ha incrociato le armi ancora una volta con Max Verstappen, e ne è venuto fuori uno dei più bei duelli degli ultimi 20 anni in Formula 1; una battaglia di staccate, frenate, finte e controfinte, finanche contatti e ruota a ruota, che ha esaltato pubblico ed addetti ai lavori. Dopo l’errore del box, che al momento della safety car lo spedisce in 6° posizione, Charles prova a risalire di rabbia, confezionando un sorpasso superlativo all’esterno in curva 3 su Pierre Gasly.
A regalare il podio al 21enne ferrarista è però quello che accade a 15 giri dalla fine. Sebastian Vettel, dopo una prima parte di gara in attesa (subendo anche un sorpasso dal francese della Red Bull), prolunga il suo stint nonostante i richiami dell’ingegnere di pista Adami di rientrare per il pit; questo gli consente, grazie alla safety car, di ritrovarsi in 3° posizione. Poi però arriva il rimontante Verstappen. Come detto, ai -15, l’olandese attacca e passa il tedesco sull’Hangar Straight; Seb non ci sta e prova l’immediata replica alla Vale. Contromossa che, purtroppo, si risolve in un disastroso tamponamento, che provoca a Seb anche 10″ di penalità sul tempo finale, per un mestissimo 16° posto.
Così Charles Leclerc a fine gara: “Per me è stata una giornata positiva. A livello di divertimento, questa è di gran lunga la gara che mi sono goduto di più nella mia ancor breve carriera in Formula 1. Il duello con Max da dentro l’abitacolo è stato molto eccitante, e credo che sia stato lo stesso anche per chi guardava da casa o dagli spalti. In questo senso devo dire che ciò che è accaduto in Austria mi ha permesso di capire quanto posso essere aggressivo in gara, e non mi sono fatto certo pregare“.
“Anche con Pierre è stato bello. Per sorpassarlo ho dovuto osare, perché sui rettilinei era molto veloce. Dal punto di vista tecnico credo che dobbiamo migliorare ancora sul passo gara e sulla gestione delle gomme, perché oggi abbiamo faticato parecchio. Ora testa alla Germania“, conclude il monegasco.
Passiamo al deluso Sebastian Vettel: “Riguardo all’incidente con Max, si è trattato di un mio errore. A fine gara sono andato a parlargli e mi sono scusato. Pensavo che mi avrebbe lasciato uno spazio all’interno ma non è stato così, mi sono spostato per capire se stava per spostarsi al centro ma è rimasto a sinistra. A quel punto per evitarlo era tardi, ero troppo vicino e così ci siamo toccati“.
“Ferrari e Red Bull sono state molto vicine nelle ultime gare e sapevo che tenere dietro Max non sarebbe stato comunque facile” – aggiunge Sebastian – “A parte questo, il nostro passo gara oggi era abbastanza buono. I primi giri sono andati discretamente bene e poi ho beneficiato dell’ingresso della Safety Car per superare tre monoposto. Non penso che oggi avremmo potuto vincere, ma mi dispiace di non aver portato a casa nemmeno un punto“.
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