Sensazioni contrastanti, seppur da prendere con le molle essendo ancora venerdì, dalla seconda sessione di prove libere a Spa-Francorchamps. In simulazione qualifica, a brillare è Charles Leclerc, capace di piazzare un 1:44.123, ben +0.630 meglio di Sebastian Vettel, primo inseguitore, che paga anche un leggero lungo al Bus Stop. Seguono le due Mercedes, con Valtteri Bottas (+0.846) leggermente più veloce di Lewis Hamilton (+0.892), e un sorprendente Sergio Perez, su Racing Point (+0.994), che però a 5′ dalla fine è rimasto fermo con il propulsore in fiamme.
Insegue Max Verstappen (+1.271), autore di un errore grave anche lui al Bus Stop, davanti all’azzoppato Kimi Raikkonen, Alfa Romeo (+1.585), all’altra Racing Point di Lance Stroll (+1.609), alla Renault di Daniel Ricciardo (+1.612), e all’altra RB15 di Alexander Albon (+1.648), meno bene rispetto alla PL1. Subito fuori dalla top-10 Carlos Sainz Jr, McLaren (+1.876), e Romain Grosjean, Haas (+1.997).
Oltre i due secondi Nico Hulkenberg, Renault (+2.086), Daniil Kvyat, Toro Rosso (+2.091), Lando Norris, McLaren (+2.135), ed Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo (+2.205). Completano la classifica Pierre Gasly, Toro Rosso (+2.251), Kevin Magnussen, Haas (+2.276), e le Williams di George Russell (+3.764) e di Robert Kubica (+4.208). Per quanto riguarda i giri all’attivo, guida Kubica (32), seguito da Vettel (30) e da Russell (29); all’opposto, Verstappen, con 20 tornate, è il pilota ad aver girato meno.
Il quadro cambia completamente, e in peggio per i ferraristi, quando si passa a guardare alla simulazione di passo gara. Le due SF90, infatti, hanno avuto grosse difficoltà sia con la soft che con la media, risultando non solo più lenti (e di molto) rispetto a Mercedes e Red Bull, ma anche rispetto a Perez, che con la gialla è sceso addirittura all’1:49.9 (giro più veloce virtuale), subito prima di rompere il propulsore.
Impressionano, in negativo, gli affanni di Vettel con la ‘rossa’, salendo immediatamente al di sopra dell’1:51 e con giri anche ben sopra l’1:52; in positivo la Mercedes, eccezionale nella gestione della mescola più morbida, andando molto bene anche con la media, e anche Verstappen, praticamente a livello di Hamilton e Bottas, soprattutto con la ‘gialla’. Per quanto riguarda Leclerc, il monegasco ha gestito in apparenza meglio di Vettel la soft, con un ritmo migliore, mentre con la ‘gialla’ si è sempre mantenuto tra i 3 e i 5 decimi di gap dagli avversari.
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