Lewis Hamilton si è preso il miglior tempo nella seconda sessione di libere del venerdì del Gran Premio di Spagna 2018. Una sessione strana, caratterizzata ancora da errori diffusi e tanto vento, oltre che da una mescola Supersoft che, probabilmente per le condizioni del tracciato, non è apparsa efficace. Infatti Hamilton ha ottenuto il crono migliore con mescola Soft (1:18.259), compiendo un’escursione alla chicane Wurth e abortendo la simulazione di qualifica.
Alle sue spalle le due Red Bull di Daniel Ricciardo (+0.133, Soft), anche lui con varie sbavature nel tentativo veloce, e Max Verstappen (+0.274), lui invece autore del miglior crono personale con la mescola con spalla rossa. Stesso discorso per Sebastian Vettel (+0.326) e per Valtteri Bottas (+0.352). Sfortunato Kimi Raikkonen: accreditato del 6° tempo (+0.570), ottenuto con le Soft e sbagliando molto con la Supersoft, il finnico si è dovuto fermare con oltre mezz’ora d’anticipo, saltando tutta la parte dedicata alla simulazione di passo gara, per un problema al propulsore.
Prime degli altri le due Haas, con Romain Grosjean (+1.320) davanti a Kevin Magnussen (+1.384), mentre completano la top-10 la McLaren di Stoffel Vandoorne (+1.463) e la Force India di Sergio Perez (+1.703), rimasto poi fermo lungo il tracciato a circa 12 minuti dalla fine, a causa di un unseafe release (anteriore sinistra). Esteban Ocon lo segue a ruota (+1.765), davanti a Fernando Alonso (+1.776) e alla prima Renault, quella di Nico Hulkenberg (+1.924).
Pierre Gasly, con la Toro Rosso, ha il 14° tempo (+2.114) e precede le due Sauber di Marcus Ericcson (+2.242) e di Charles Leclerc (+2.255), la Renault di Carlos Sainz (+2.413) e l’altra Toro Rosso di Brendon Hartley (+3.006). Chiudono mestamente le due Williams di Lance Stroll (+3.297) e di Sergey Sirotkin (+3.801). Come giri completati, Hulkenberg ne ha racimolati 43, meglio di Ricciardo (41) e del quartetto composto da Hamilton, Verstappen, Bottas e Magnussen (39). Con soli 16 giri all’attivo, Raikkonen è stato quello a completarne di meno, peggio di Grosjean (24) e di Perez (27).
Per quanto riguarda le simulazioni di passo gara, stante le solite raccomandazioni nel valutare questo insieme di giri, con le Supersoft sono state velocissime le due Red Bull, con Verstappen capace di scendere fino all’1:22.1. Vettel positivo, al limite dell’1:23 e con 1:22.7 come giro migliore, più rapido di un Hamilton che, però, passato alle Soft ha subito fatto segnare 1:21.7 come tempo d’attacco. Bottas vola con la Media, realizzando un super 1:21.7 al primo giro, abbassando poi sull’1:21.5 al secondo passaggio.
Con le Soft anche i due Red Bull, con Verstappen che passa al primo passaggio in 1:21.6, mentre Hamilton, subito prima, torna sull’1:21.5. Ricciardo ha un tempo d’attacco in 1:21.8, mentre Vettel ha continuato a girare tanto con la Supersoft, sempre a cavallo tra l’1:22 alto e l’1:23 basso, per poi montare anche lui le Supersoft. Il giro veloce della simulazione di passo gara l’ha fatto Mad Max (1:21.0), mentre Bottas è stato davvero costante con le Medium, tra l’1:21.5 e l’1:21.7. Il primo giro vero di Vettel con le Soft è un buon 1:21.5, seguito da un super 1:20.9 e poi da un altro 1:21.5 nel traffico. Ottimo passo anche dei due Red Bull, fissi sull’1:21 basso, con Max Verstappen che, sulla bandiera scacchi, fa il giro record del venerdì (1:20.634).
In soldoni dunque, per quanto ci si possa fidare, con la mescola Supersoft la gerarchia sembrerebbe Red Bull, Ferrari e Mercedes. Con la Soft, invece, tutti sembrano molto vicini, con un ottimo Vettel, Red Bull anche in questo caso molto veloci e con un Lewis Hamilton, ovviamente, ben presente. Da segnalare anche il passo molto buono di Bottas con la Medium. Peccato per Kimi Raikkonen, il quale non ha potuto simulare il passo e permettere alla Rossa di differenziare il lavoro.
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