Le qualifiche di Suzuka si sono risolte in un vero disastro per la Ferrari. In primis dal punto di vista strategico. La scelta di montare le intermedie ad inizio Q3 si è trasformata in un clamoroso autogol, costato carissimo soprattutto a Sebastian Vettel, che domani partirà solo 8° (sarebbe stato 9° senza la penalità che ha colpito Esteban Ocon), mentre Kimi Raikkonen partirà 4°, di fianco a Max Verstappen.
Un errore, quello di Jock Clear e di tutto il muretto di Maranello, che ha scatenato l’ormai solito vespaio di polemiche, insulti ed anche sfottò da parte dei rivali, segnato anche dalla sfortuna, vista la pioggia poi puntualmente caduta durante il tentativo dei ferraristi su mescola Supersoft. Ciò non toglie che, se tutti scelgono le slick, e se i tuoi piloti già in pit-lane si accorgono dell’errore, qualche serio problema, in primis di tranquillità e lucidità, c’è sicuramente.
SEBASTIAN VETTEL (8° a +4.432) – “Ad inizio Q3 mi è stato chiesto se fossi d’accordo nell’uscire con le intermedie, e ho detto si. Chiaramente la scelta si è rivelata sbagliata, ma sarebbe anche potuta andare diversamente” – commenta amaro Seb – “Pensavamo che la pioggia potesse intensificarsi, e purtroppo non è successo. Se avesse piovuto anche solo cinque minuti prima, la storia sarebbe stata molto diversa“.
“Detto ciò, non è stata una sessione positiva in termini di timing, e ci è già successo un paio di volte in questa stagione. Siamo una squadra, quindi ora accettiamo insieme le conseguenze. Domani è un altro giorno. Non sarà facile dato che partiamo da dietro, ma non sarà impossibile ottenere un buon risultato“, ha concluso il tedesco.
KIMI RAIKKONEN (4° a +1.761) – “E’ stata una qualifica complicata, in condizioni miste” – spiega Kimi – “In Q3 abbiamo pensato che la pioggia sarebbe arrivata prima, decidendo perciò di uscire con le gomme intermedie. Purtroppo non è successo e siamo rimasti abbastanza fregati. Siamo entrati per montare le Supersoft, ma in curva 14 ho toccato un cordolo bagnato; sono finito un pò largo e ho perso del tempo“.
“La quarta posizione non è l’ideale, ma almeno siamo riusciti a mettere insieme un giro, nonostante l’errore” – continua il finnico – “Ma saremmo potuti essere facilmente terzi. È un peccato non essere riusciti a fare meglio, poiché il feeling con la macchina stava migliorando sempre di più. Di sicuro domani sarà difficile, ma faremo del nostro meglio“.
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