L’urna di Nyon ha accoppiato i partenopei con i Gunners. Scopriamo pregi e difetti della formazione di Emery.

Sorteggio non molto benevolo per il Napoli che nei quarti di finale di Europa League se la dovrà vedere con l’Arsenal. L’andata si giocherà a Londra l’11 aprile, mentre il ritorno si giocherà il 18 aprile a Napoli e si prospetta sicuramente un doppio confronto equilibrato. Entrambe le squadre sono favorite per la vittoria finale e se il Napoli non sarà felice di aver pescato i Gunners, neanche quest’ultimi saranno contenti di affrontare gli uomini di Ancelotti. Conosciamo un po’ meglio la formazione allenata da Unai Emery.

STORIA – La storia dell’Arsenal la conoscono quasi tutti, essendo un club che ha scritto la storia del calcio inglese in passato, anche se negli ultimi anni non sono arrivate molte gioie per i tifosi dei Gunners. L’Arsenal Football Club fu fondato nel 1886 come Dial Squareda un gruppo di operai dell’omonima officina del Royal Arsenal, fu presto rinominato Royal Arsenal e poi Woolwich Arsenal nel 1891 con il passaggio al professionismo. Il club milita in Premier League ininterrottamente dal 1919-1920, risultando quindi come la squadra più presente in massima divisione inglese della storia. Dei quattordici club di Londra, l’Arsenal è la prima squadra della capitale del Regno Unito per successi sportivi in ambito federale, mentre è la terza dopo Manchester United e Liverpool. Il palmares dei Gunners è ricchissimo: tredici campionati inglesi, tredici FA Cup (record di vittorie), due League Cup, quindici Community Shield, una Coppa delle Coppe ed una Coppa delle Fiere. Le uniche due coppe che mancano sono appunto l’Europa League (solo una finale di Coppa UEFA nel 2000) e la Champions League, dove i Gunners sono arrivati in finale solamente nell’edizione 2005-2006, perdendo col Barcellona. Tanti sono stati gli allenatori del club ed il più longevo è stato Arsène Wenger in carica dal 1996 al 2018, mentre sono molti anche i giocatori celebri che hanno vestito la maglia dei Gunners come Thierry Henry, Dennis Bergkamp, Freddie Ljungberg, Sol Campbell, Patrick Vieira e tanti altri. Inizialmente, l’Arsenal giocava le sue partite casalinghe all’Highbury, ma dal 2006 disputa le sue gare all’Emirates Stadium, costruito a 500 metri circa a sud-ovest di Highbury, ad Ashburton Grove.

LA ROSA – La rosa gestita da Unai Emery è una rosa che ha qualità in tutti i reparti, anche se in difesa sembra mancare qualcosa per avvicinarsi ai top club europei. Il pericolo numero per il Napoli è sicuramente Pierre-Emerick Aubameyang che ieri ha realizzato una doppietta importante che ha spazzato via il Rennes, permettendo ai Gunners di ribaltare il 3-1 dell’andata. Oltre al gabonese, il Napoli dovrà occuparsi anche di gente come Iwobi, Lacazette e Maitland-Niles, tutti dotati di gran velocità, oltre ad essere giocatori di qualità. A centrocampo i due fari del gioco sono Ramsey ed Ozil, con gli azzurri che dovranno evitare di perdere palle pericolose in questa zona, dove molto probabilmente si deciderà la partita.

PUNTI DI FORZA – Il punto di forza dell’Arsenal è sicuramente l’equilibrio che Emery ha saputo dare a questa squadra. Non è un caso che da quando c’è il tecnico ex Siviglia, i Gunners hanno iniziato a macinare risultati importanti ed ora sono in lotta per un posto in Champions League. Gli inglesi attaccano in modo compatto ed è difficile togliergli il pallone se prendono troppo il sopravvento, soprattutto sulle fasce dove arrivano molti inserimenti pericolosi. I gol segnati al Rennes sono un chiaro esempio di quanto appena descritto.

PUNTI DEBOLI – La difesa. In questa Europa League l’Arsenal ha subito molti gol a causa di scelte scellerate del reparto arretrato dove il più forte è sicuramente Hector Bellerìn che sarà assente per infortunio , mentre la coppia centrale Monreal-Koscielny non offre sempre le giuste garanzie e lo si è visto anche in questo ottavo col Rennes. A sinistra gioca Papastathopoulos, con il greco che non è certo esperto quando si tratta di impostare il gioco. Il più esperto è Lichtsteiner che, conoscendo già il Napoli, potrebbe giocare a destra al posto di Mustafi, ma anche lui in copertura non sempre è perfetto. Un pressing alto, ma ragionato, potrebbe permettere al Napoli di recuperare palloni importanti e di mettere in difficoltà i Gunners.

GIOCATORE CHIAVE – Mesut Ozil. Il giocatore chiave dei Gunners è lui, con il tedesco che grazie alla sua imprevedibilità riesce praticamente a farsi trovare in ogni zona del campo. Su di lui servirà tanta attenzione perché è un giocatore capace di inventare la giocata che ti risolve la partita da un momento all’altro. Dopo un inizio di stagione non semplice, il tedesco sembra essere tornato su alti livelli, una notizia non positiva per il Napoli.

PRECEDENTI CON LE ITALIANE – L’ultimo precedente tra le squadre italiane e l’Arsenal risale allo scorso anno, quando i Gunners eliminarono il Milan agli ottavi di finale vincendo 2-0 a Milano e 3-1 a Londra. C’è anche un precedente con il Napoli che, però, riguarda la fase a gironi della Champions League 2013/2014, con l’Arsenal che vinse 2-0 all’Emirates e venne sconfitto 2-0 al San Paolo, risultato che non bastò al Napoli per arrivare secondo, penalizzato da una peggior differenza reti. I partenopei cercheranno dunque di vendicare quell’atroce eliminazione. Il bilancio generale dell’Arsenal con squadre italiane in 33 precedenti è di 17 vittorie, 8 pareggi ed 8 sconfitte, un bilancio positivo che il Napoli si spera possa rovinare.