Nella serata di ieri, il Premier Giuseppe Conte ha illustrato ai giornalisti e a tutti gli italiani, le nuove misure previste nel tanto chiacchierato DPCM. Si tratta di misure atte a contenere l’avanzata del contagio da coronavirus e abbassare la curva dei positivi, salita fino a raggiungere quota 10.000 al giorno.
“La strategia”- ha ribadito il Premier- “non può essere quella della Fase 1, attuata in primavera”.
“Le prime armi (e le più efficaci) che abbiamo per combattere il virus sono, comunque, l’uso della mascherina, il distanziamento e la frequente igiene delle mani”- ha prontamente ricordato Conte.
Con queste misure e queste nuove regole, si dovrebbe evitare un lockdown generalizzato, tanto temuto soprattutto dai piccoli-medi imprenditori, che con tanta fatica sono riusciti a rialzare comunque la testa in questo duro periodo. Nessun riferimento al coprifuoco (attuato ad esempio in Francia), strumento drastico e non efficace, specchio solo di un Paese che non riesce a gestire al meglio e con tranquillità l’emergenza.
Per quanto riguarda le attività sportive amatoriali e dilettantistiche (tranne alcune eccezioni) è stato confermato il definitivo stop, compresi tutti gli sport di contatto a questo livello. Niente partitella a calcetto o nel vicino campetto da basket, per intenderci. Stop alle scuole calcio e a tutte quelle attività, di questo tipo, dedite all’avviamento allo sport dei più piccoli, bambini e ragazzi.
L’attività sportiva a livello professionistico, però, è stata risparmiata e potrà continuare, sempre attuando al meglio le direttive anti-contagio a lei riservate.
L’attività sportiva all’aperto (o in forma individuale) è consentita, anche qui ferme restando il rispetto della distanza e l’uso della mascherina dove occorra. Potranno continuare anche le competizioni agonistiche dilettantistiche riconosciute dal Coni come di interesse nazionale e regionale (per il calcio viene risparmiata la seconda categoria).
Discorso diverso per palestre e piscine, alle quali il DPCM riserva una settimana di tempo per adeguarsi ai vari protocolli anti-covid, pena la definitiva chiusura anche di questo tipo di strutture.
Nuove misure, nuove restrizioni, ma stessa unica speranza: che tutto questo possa davvero servire per uscire il prima possibile e nel migliore dei modi da questo periodo anomalo, anche per lo sport.
Fonte immagine di copertina: profilo Twitter Giuseppe Conte
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