Il Crotone chiude il suo 2016 all’ultimo posto della Serie A, in coabitazione con il Pescara. Senza dei buoni rinforzi con l’apertura del mercato di gennaio, la salvezza sembra essere davvero molto lontana e il girone di ritorno si preannuncia ancora più duro di quello appena trascorso.
Due vittorie, tre pareggi e dodici sconfitte; 14 gol fatti e 32 subiti. Sono questi i numeri dei calabresi di Nicola dopo le prime 17 gare di campionato di Serie A. Per avvicinarsi alla quota salvezza, attualmente rappresentata dai 14 punti dell’Empoli ci sarà il recupero di febbraio con la Juventus, ma su questa partita le speranze dei pitagorici sono pressoché nulle. Per invertire la rotta nel girone di ritorno bisognerà invece vincere soprattutto gli scontri diretti per cercare di agguantare una salvezza che avrebbe dello storico.
Dopo un avvio disastroso con 8 sconfitte e 1 pareggio nelle prime 9 partite, i calabresi hanno iniziato a raccogliere qualche punto prezioso in chiave salvezza, e nelle ultime partite, battere il Crotone, al quale Nicola è riuscito a dare comunque una propria identità, non è affatto semplice per nessuna. E con dei nuovi innesti importanti in rosa (si parla di Babacar, Ely e Mauri) i pitagorici potranno anche giocarsi le proprie chances di salvezza forse non proprio fino all’ultima giornata – visto che la classifica delle retrovie sembra essere abbastanza delineata – ma sicuramente con tanta dignità.
Gli errori fatti dal Crotone finora (evidente mancanza di competitività ad alti livelli oltre alla rosa non all’altezza del massimo campionato) sono più che giustificabili per una squadra che si è presentata ai nastri di partenza della Serie A per la prima volta nella sua storia. Lo stadio, poi, ha fatto il resto.
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