Molte occasioni azzurre, ma qualche errore di mira e il portiere dei veneti fermano la marcia della squadra di Sarri (che resta capolista solitaria), dopo nove vittorie esterne consecutive. Inglese&co tornano a fare punti dopo due sconfitte di fila.
Niente allungo, anzi. Il Napoli non approfitta della frenata interna dell’Inter e ora vede accorciarsi il suo vantaggio sulla Juventus, nuova seconda. Al Bentegodi la capolista trova il secondo 0-0 della stagione (dopo quello al San Paolo con l’Inter) e interrompe a nove la striscia di vittorie consecutive in trasferta, comprese le tre dello scorso campionato. Il muro del Chievo regge per 90’ e passa minuti al cospetto di un Napoli apparso stanco e sotto ritmo, complice anche la fatica di mercoledì in Champions col City.
Voti e pagelle
Chievo Verona
Sorrentino 6 – Vigile soprattutto nelle prese aeree.
Cacciatore 6.5 – I classici guizzi di Insigne quest’oggi si vedono raramente: il merito è tutto suo.
Tomovic 7 – È sempre al posto giusto al momento giusto. Monumentale.
Gamberini 6.5 – Puntuale in fase di copertura, pericoloso quando va a saltare in avanti.
Gobbi 6.5 – Un cliente scomodo come Callejon gli scappa soltanto una volta.
Depaoli 6 – Alla quarta presenza in campionato, il canterano gialloblù è ben posizionato tatticamente e dà una grossa mano nel chiudere gli spazi: la fasciatura in testa conferma la sua caparbietà (76’ Bastien SV).
Radovanovic 6.5 – Abile nel chiudere le linee di passaggio davanti alla difesa e nell’annullare gli inserimenti dei centrocampisti azzurri. Ci prova da centrocampo e per poco non firma il gol dell’anno.
Hetemaj 6 – Buono il pressing sui movimento di Zielinski e sulle incursioni di Hysaj.
Castro 6 – Il gioco è spesso in mano degli azzurri: el Pata fa un buon lavoro in fase di interdizione guidando il pressing gialloblù.
Birsa 5.5 – Troppo fuori dal gioco, anche se gestisce bene i pochi palloni che tocca. (61’ Meggiorini 6: è bravo a mettersi tra palla e avversario e a far respirare la squadra).
Inglese 5 – Il promesso sposo partenopeo daavnti è isolato: l’unica sua arma diventa il pressing. Mai pericoloso (85′ Stepinski SV)
All. Maran 7 – Il Napoli parte forte, ma il suo Chievo è ordinato e compatto: non è un caso che nella prima frazione il Napoli costruisca soltanto un’occasione degna di nota. Nella ripresa la musica non cambia: la sua fase difensiva è semplicemente perfetta.
Napoli
Sepe 6 – Il vice Reina viene impegnato per la prima volta da un tiro dalla metà campo nella ripresa.
Hysaj 6 – Non corre mai pericoli sulla corsia di destra, così è libero di fornire un appoggio alla fase offensiva.
Albiol 6 – Anche pressato gestisce palla con tranquillità: i disimpegni difensivi degli azzurri sono uno spettacolo.
Koulibaly 6 – Sottomette fisicamente qualsiasi cosa transiti dalle sue parti, prestazione sufficiente.
Mario Rui 6 – Alla prima da titolare, dopo tanto tempo, l’ex Empoli e Roma appare propositivo e fisicamente in condizione per coprire l’intera fascia. Non potrà che migliorare (66’ Maggio 6: fa rifiatare il compagno e non corre particolari pericoli).
Zielinski 5.5 – Il polacco non riesce ad incidere: soffre gli spazi chiusi e la poca libertà di movimento (73’ Allan 6: porta corsa e vivacità in mezzo al campo).
Jorginho 6 – Alimenta la manovra, ma trova spazio soltanto in orizzontale. Tiene gli occhi aperti in fase di non possesso.
Hamsik 6.5 – Nel traffico gialloblù, il capitano azzurro gioca con uno/due tocchi sbagliando pochissimi palloni e trovando un paio di inserimenti interessanti.
Callejon 5 – Ci prova nel primo tempo con un diagonale, a lato di poco. Poi nulla più sparendo completamente nella ripresa (79’ Ounas SV).
Mertens 5 – Cerca spesso il taglio in mezzo ai due centrali di Maran, che però gli sbattono puntualmente la porta in faccia.
Insigne 5.5 – Lontano parente dell’Insigne che siamo abituati a vedere. Non riesce a dare sfogo alla sua rapidità e alla sua creatività: la difesa del Chievo lo limita con ottimi risultati. Sul finale impegna Sorrentino con la sua solita soluzione andando ad un passo dalla rete.
All. Sarri 5.5 – Il suo Napoli tenta di costruire, ma le fitte trame di gioco sbattono a ripetizione sul muro gialloblù. Uno come Milik, in una partita del genere, sarebbe potuto servire?
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