Come di consueto, appena finita la finale di Champions League, si è subito stilata una top 11 dei migliori giocatori che durante l’intero torneo hanno tenuto alto l’onore di questa competizione.
Ovviamente tra le squadre più rappresentate vi sono il Bayern e il PSG, le due finaliste (quattro giocatori a testa), ma c’è gloria anche per il Manchester City, il Borussia Dortmund e il Lipsia, in un carosello di calcio tedesco. Purtroppo nessun calciatore proveniente da squadre italiane (tenendo conto della prematura uscita dell’Inter ai gironi ed il breve percorso di Napoli, Juve, ed Atalanta).
Il modulo prescelto è un 4-4-2, particolarmente votato all’attacco.
Come portiere non poteva non essere scelto Neuer, dimostratosi decisivo anche in finale con 2/3 interventi determinanti quanto un goal segnato. I quattro componenti della zona difensiva sono Kimmich, Marquinhos, Kimpembe e Bernat, quasi tutti provenienti dalle fila del PSG. Spiccano Kimmich, una vera sicurezza in difesa per il Bayern e Marquinhos (da ricordare i suoi trascorsi romani, sponda giallorossa), forse il migliore dei parigini nella loro sfortunata finale.
A centrocampo oltre agli “intoccabili” Gnabry (ormai uno dei più forti e versatili nel suo ruolo) e Di Maria vi sono le sorprese Sabitzer (ha sorpreso tutti al Lipsia) e Sterling, quest’ultimo proveniente dal City di Guardiola (quel goal sbagliato a porta vuota contro il Lione, però, reclama ancora vendetta).
In attacco, non poteva esserci coppia più azzeccata, con il ragazzo prodigio norvegese Haaland, una macchina da goal senza precedenti e la conferma, il panzer Robert Lewandowski, sicuramente e senza ombra di dubbio il miglior attaccante di questa edizione.
Ecco lo schieramento in serie (Mod: 4-4-2)
Neuer, Kimpembe, Marquinhos, Kimmich, Bernat, Gnabry, Sabitzer, Sterling, Di Maria, Haaland, Lewandowski.
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