Nervi tesi in casa Bayern Monaco.
Secondo le testate tedesche, non scorrerebbe buon sangue tra Carlo Ancelotti e Thomas Muller, ormai storico attaccante dei bavaresi, a Monaco dal lontano 2000.
Il ventisettenne non si sarebbe ancora adeguato al turnover di Carletto, che molto spesso lo vede subentrare a partita in corso, fuori dall’undici titolare.
Nella scorsa stagione il giocatore ha cominciato dalla panchina tutte le partite più importanti, scendendo in campo in 36 delle 51 partite complessive giocate dal Bayern in stagione.
Una buona media, si direbbe, se non si considera che il tedesco con Van Gaal ha giocato da titolare l’89% delle partite contro il 72% con Ancelotti allenatore.
Ormai storica la frase di Van Gaal sul turnover: “Muller gioca sempre”.
Lo stesso Muller aveva dichiarato di essere fiducioso per l’inizio della nuova stagione: “Ho avuto bisogno di tempo per capire Ancelotti. Ora ci sono”.
Sembrerebbe invece di no. Ancelotti, che come i precedenti allenatori dei bavaresi ha ormai abbandonato l’idea di Muller centravanti a scapito di Lewandowski, sembrerebbe preferire Robben e Ribery sugli esterni e ,con l’arrivo di James Rodriguez, Muller potrebbe essere destinato alla panchina.
Dopo la panchina nella partita con il Werder Brema, duro è stato lo sfogo del giocatore ad un’emittente tedesca:””Non so che qualità voglia vedere l’allenatore, le mie evidentemente non sono richieste al 100%”.
Si attendono giornate importanti, quindi, in casa Bayern Monaco: Muller è il simbolo dei bavaresi e i tifosi sono ovviamente dalla sua parte, ma Carlo Ancelotti è un allenatore di polso e potrebbe non cambiare idea sul calciatore.
Difficile, comunque, che si arrivi ad una cessione, più facile l’arrivo ad un compromesso tra le due parti.
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