Lontano dal “San Nicola” il Bari cambia faccia: resta grintoso, ma non affonda mai, non trova il guizzo giusto per portare a casa il successo. Ieri sera a Pisa è arrivato il sesto pareggio stagionale, il quarto in trasferta, dopo un match in cui i padroni di casa hanno avuto molte occasioni per vincere, complice un avversario senza idee. Anche i pugliesi hanno avuto delle opportunità per segnare, ma sono state figlie più del caso che degli schemi provati in settimana.
24 sono i punti raccolti dai galletti finora: 6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. Lungi dal voler fare considerazioni sul diavolo o su chissà quali entità diaboliche, è un magro bottino: una squadra costruita per i playoff che però non trova la continuità per afferrarli e restarvi stabilmente: ogni settimana viene messo tutto in discussione da prestazioni a volte sconfortanti.
Attenzione, però: non parliamo di un Bari devastante in casa e rintronato fuori. Anche tra le mura amiche non è che sia sempre un grande spettacolo, ma il pubblico dà forse quella spinta in più che ha permesso ai pugliesi di racimolare ben 17 punti in casa. Insomma non è un Bari da sogno nemmeno al “San Nicola“, ma quantomeno i punti arrivano. Fuori no. Solo una vittoria esterna finora, a Perugia, e per giunta con un rigore al 95° minuto.
Problemi difensivi. Abbiamo visto, per ora, un Bari masochista, che pare provi piacere nell’infliggersi dolori incredibili in fase difensiva: errori grossolani, gol evitabili e perfino un autogol da antologia. Colantuono dovrà lavorare molto per correggere questa attitudine del suo reparto arretrato all’errore marchiano: problema tecnico forse, ma anche psicologico.
Ultimo, ma non ultimo, dei problemi è l’assenza di un bomber: Maniero è il capocannoniere interno con 5 reti in 16 partite. Molto poco, considerando anche che 3 di questi gol sono arrivati su rigore e che ne ha fatti 4 nelle prime 4 giornate. Poi un solo centro nelle successive 12, con il contorno di prestazioni poco esaltanti. In attacco poi ci sono anche De Luca, talentuoso ma poco concreto, avendo realizzato appena 2 reti in 15 partite. Meglio Monachello, autore di 2 gol in sole 4 partite, ma dovrà stare a lungo fuori per un’ernia. Brienza, infine, è a quota 4 in 12 gare. Meglio di Maniero e De Luca, considerando anche che non è un vero attaccante ma un rifinitore.
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