Vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia dell’importante sfida sul campo dell’Atalanta, dove c’è in palio la qualificazione alla prossima Europa League.
La reazione dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Juventus-“Ho visto tanta delusione, si toccava con mano già nello spogliatoio dell’Olimpico. La delusione era per i nostri tifosi, per non aver vinto la finale. Da parte mia c’è stata tanta lucidità, sapevo già da prima della partita contro la Juve che avremmo avuto 180′ di fuoco contro due squadre che stanno benissimo. Ho detto alla squadra di accantonare la delusione, perchè ci stiamo giocando ancora tanto. Fa parte dello sport, l’ho vissuto sulla mia pelle anche da calciatore. Abbiamo il dovere di arrivare in Europa League”.
L’Atalanta- “E’ tutto l’anno che l’Atalanta è in forma, hanno grande mentalità e forza fisica. Domani dobbiamo ripartire dai primi 55′ contro la Juventus, che abbiamo giocato bene. Dobbiamo fare attenzione alla loro forza fisica, non lasciano un centimetro. Vengono sempre in avanti, bisogna giocare tecnicamente bene, con veemenza, senza perdere palla in uscita, altrimenti ti ammazzano”.
Su Donnarumma- “Ieri ha voluto parlare alle telecamere, si è assunto tutte le sue responsabilità. E’ un dato di fatto che ha commesso due errori, ma fa parte dello sport, il bello è che puoi rifarti subito.Di mercato parlate con Mirabelli e Fassone, io sono l’allenatore. Poi voi dimenticate l’età dei ragazzi e guardate solo allo stipendio, ma Donnarumma ha 19 anni e per giocare a calcio serve tranquillità. Donnarumma non è tranquillo e questo pesa. Prima della finale ho sentito cose incredibili, incontro col PSG e cose simili. Se poi queste cose vengono dal suo entourage non lo so, ma non importa. Ho fatto il calciatore per 20 anni, so benissimo che i problemi personali influiscono sulle prestazioni”
Sul morale della squadra- “Ieri abbiamo fatto un grande allenamento, non me l’aspettavo, questi giorni si è lavorato sulla testa dei ragazzi, gli ho detto di non pensarci. E’ normale che siano sconfitte che bruciano, specialmente a chi ha commesso qualche errore. Non dobbiamo però dare colpe a nessuno, il primo responsabile sono io. In questo momento dobbiamo metterci a disposizione di chi ha pagato qualcosa. Serve disponibilità nel farsi trovare pronti”.
La formazione di domani: “Per giocare con questo modulo servono determinati giocatori. Se vogliamo esterni tecnici, Suso e Calhanoglu hanno quelle caratteristiche e se voglio giocare con il 4-3-3, quelli che uso più spesso è perché mi danno più garanzie”.
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