E’ un periodo nero per l’Arsenal, ma soprattutto per Arsene Wenger, il tecnico francese che allena la squadra di Londra da ormai 21 anni. Dopo la cocente eliminazione dalla Champions League, avvenuta per un totale di 10-2 fra andata e ritorno per mani del Bayern Monaco, l’allenatore di Strasburgo è il primo indiziato e viene considerato dai tifosi dell’Arsenal come il primo colpevole dell’ennesimo disastro stagionale dei Gunners.
Il Chairman dell’Arsenal, Chips Keswick, ha annunciato dopo la partita di Champions di non aver preso alcuna decisione sul futuro di Wenger, niente sul rinnovo contrattuale, ma neanche su un possibile esonero. Il presidente ha dichiarato di essere costernato per le proteste dei tifosi, e di capirle anche, ma di voler rispettare la scadenza naturale del contratto di Wenger, e parlare con l’allenatore francese a fine anno. Una dichiarazione politically correct, che in realtà sa di addio.
Lo stesso Wenger ha da poco rilasciato delle dichiarazioni, dichiarandosi molto triste per la situazione attuale dell’Arsenal, e per la prima volta ha ammesso al Mirror che le proteste dei fan saranno un fattore importante, per la sua decisione finale. Un fattore sì, ma non il più determinante, come affermato dal 67enne, che comunque ha ammesso le difficoltà del momento.
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