Contrariamente alla Finale della Western Conference, dall’altra parte degli States il fattore campo continua a farla da padrone. Gara-5 delle Eastern Conference Finals si gioca al TD Garden e a spuntarla, guarda caso, sono dei rivitalizzati Boston Celtics, adesso sul 3-2 ai danni dei Cleveland Cavaliers, che dovranno vincere entrambe le ultime sfide per evitare di mancare alle quarte NBA Finals consecutive.
Come in quasi tutte le sfide precedenti, l’equilibrio dura poco. Sotto 5-9 dopo 3’07” di gioco, Cleveland realizza grazie ad un Love inizialmente molto ispirato (10 nel periodo) un mini-break di 7-0, ottenendo quello che sarà l’unico vantaggio del match (12-9 a 7’30” dalla prima pausa). Boston replica a sua volta con uno 0-7, concluso da una schiacciata di Baynes (12-16 con 5’12” sul cronometro). Dopo un gioco da tre punti di LeBron James (8 nel periodo), ecco materializzarsi la fuga dei padroni di casa, autori di un 4-16 negli ultimi 4′ di gioco della prima frazione, sospinti da Tatum (9 nel periodo) e dalle triple di Brown e Morris. Al 12′, Boston conduce 19-32.
In avvio di secondo quarto, Baynes e Brown dalla lunetta permettono ai Celtics di allungare sul +17 (19-36 dopo 1’01” di gioco); due triple di Clarkson, intervallate da una avversaria di Morris, portano i Cavs sul -8 (31-39 con 8’40” da giocare). In questa fase della partita, gli ospiti faticano molto a rientrare, anche ovviamente per merito di Boston, abile a rispondere colpo su colpo. Così, arriva un nuovo +15 per i ragazzi di coach Stevens, firmato Horford (38-53 a 1’30” dalla sirena); due liberi di Hill e un layup nel traffico di LeBron (8 nel periodo) mandano Cleveland negli spogliatoi sotto di 11 lunghezze (42-53).
La situazione non cambia nel terzo periodo. Boston, pur non avendo percentuali eccezionali nella metà campo offensiva, imbriglia gli avversari con la solita, ottima fase difensiva, in particolare dal perimetro (alla fine, Cleveland avrà il 26.5% da tre, 9/34). Il gap tra le due compagini balla continuamente dal -10 (o giù di lì) al -14/-15, con una punta di -16 in chiusura di periodo (60-76). Ancora in evidenza Tatum (9 nel periodo), mentre LeBron (ancora 8 nel periodo) non basta per tirare avanti la carretta. Il quarto conclusivo si apre con il massimo vantaggio Celtics, +21 (62-83 dopo 1’46” di gioco). Con una reazione più di nervi che altro, Cleveland si riavvicina sul -12 (71-83 a 7’50” dal termine); Boston, però, allunga nuovamente e la tripla di Horford con 3’53” sul cronometro, vale il +17 e la certezza del punto del 3-2 (73-90).
La sfida si conclude sull’83-96 per i Celtics, nelle cui fila continua a stupire Jayson Tatum (24+7 rimbalzi e 4 rubate), che diventa il più giovane di sempre a realizzare almeno 20 punti in una partita di Conference Finals. Positivi anche Jaylen Brown (17, pur con 4/15 al tiro) e Al Horford (15+12 rimbalzi). Per quanto riguarda i Cavaliers, abbiamo appena due giocatori in doppia cifra, ovvero chiaramente LeBron James (26+10 rimbalzi e 11/22 dal campo) e Kevin Love (14+7 rimbalzi, 10 dei quali, però, nel primo quarto). La panchina non ha fatto male, superando quella avversaria 33-26. Il problema per coach Lue sono stati gli altri tre giocatori partiti in quintetto, ovvero Thompson, Smith e Hill, che hanno assommato 13 punti tirando in totale 2/14 dal campo.
Di seguito, il riepilogo della notte:
EASTERN CONFERENCE FINALS
CLEVELAND CAVALIERS @ BOSTON CELTICS 83-96 (2-3)*
*Tra parentesi, la situazione della serie.
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