Un derby, quello tra Lazio e Roma, che mai come quest’anno ha avuto un valore particolare.
Infatti le due squadre erano e sono rimaste appaiate a quota 61 punti, un punto sopra l’Inter nella lotta per un posto in Champions.
Uno 0-0 che tradisce le attese di un derby sempre sentito. Infatti le due squadre sono giunte a questa sfida da momenti diametralmente opposti. La Roma, forte della storica rimonta contro il Barcellona, la Lazio reduce da una debacle sorprendente, tre reti subite in quattro minuti con annessa eliminazione dall’Europa League.
La Lazio di Simone Inzaghi si schiera con il solito 3-5-2. Lulic e Marusic sulle rispettive fasce di competenza, in avanti preferito Felipe Anderson rispetto a Luis Alberto.
La Roma risponde con la stessa formazione che ha battuto il Barcellona, martedì scorso. Un 3-5-2 non proprio speculare, con Schick e Dzeko dal primo minuto insieme. Il primo è un po’ più defilato, mentre il secondo è la boa in mezzo all’area che deve colpire di testa, di piede, insomma finalizzare il gioco prodotto dalla squadra.
La formazione biancoceleste è la squadra che parte meglio. La rabbia per l’eliminazione e il risultato dell’andata, spingono gli uomini di Inzaghi a costruire di più. Ma questa aggressività si riversa nei tanti falli commessi a centrocampo. Un gioco più fisico e tante ammonizioni che rendono la partita combattuta ma poco spettacolare.
Una partita che scorre sui binari dell’equilibrio, con una Lazio più propositiva, ma poco incisiva davanti. Di Francesco ha voluto cambiare atteggiamento rispetto alla partita d’andata, dove i suoi uomini erano in costante pressione e rendevano difficoltosa la fuoriuscita del pallone dalla difesa. La difesa che ha seguito il movimento dei centrocampisti, compattando il gruppo e rendendo complicato l’assist agli uomini tra le linee.
In questo incontro, invece, viene concessa più libertà agli attaccanti biancocelesti, ma senza che questi riescano ad approfittarne. Troppo nervosismo in campo, la posta in palio è alta.
Di Francesco ha cercato di tenere freschi i suoi uomini, in vista di una semifinale importantissima per la storia giallorossa. El Shaarawy, Under e Florenzi sono stati centellinati e utilizzati solo alla fine. Non hanno avuto il tempo di incidere nella partita.
L’errore dei biancocelesti si fa grande nel finale. Radu si fa espellere e fa rimanere i suoi compagni in dieci per gli ultimi minuti. Sembrano non passare mai, dato che Dzeko sfiora a ripetizione il vantaggio. Tre tentativi, uno di seguito all’altro, due di testa, di cui uno che, sfortunatamente, si stampa sulla traversa.
Assieme all’altro palo preso sul finale del primo tempo avrebbe potuto concedere alla Roma una vittoria importantissima. Invece, il match termina su di un pareggio che non cambia nulla in classifica.
Bisogna recuperare le energie perchè mercoledì si scende di nuovo in campo per il turno infrasettimanale. La Lazio impegnata sul difficile campo di Firenze, con i viola reduci da sette risultati utili consecutivi. La Roma avrà un impegno più agevole, in casa con un Genoa assolutamente tranquillo in classifica.
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