Vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia della sfida all’Emirates Stadium contro gli uomini di Arsene Wenger.
Sulla gara di domani- “C’è consapevolezza che si può fare meglio di quanto fatto settimana scorsa. Nel primo tempo abbiamo sbagliato approccio, siamo orgogliosi di giocare in uno stadio così bello e importante. I ragazzi l’hanno preparata bene, c’è un po’ di stanchezza ma abbiamo il dovere di provarci. Siamo nati pronti, sappiamo che è difficile. Nel calcio non c’è cosa più bella che poter cambiare i pronostici. Non siamo qui a fare una scampagnata. A San Siro ci hanno devastato a livello tecnico, tattico e fisico. Sapevamo di affrontare una squadra con qualità. Da parte mia e dei giocatori, non l’abbiamo sottovalutata. Proveremo a fare una partita diversa. Quando non giochiamo compatti, di squadra, siamo vulnerabili. Non bisogna dimenticare quest’aspetto, se siamo migliorati è grazie alla compattezza dei ragazzi”.
Su André Silva- “Domenica per voi giornalisti è rinato perchè ha fatto gol. Fin qui gli ho dato pochissimo spazio, è un ragazzo giovane. Arriva da un calcio diverso, deve cominciare a capire la cultura del lavoro, è bello lavorare con i giovani. E’ un ragazzo disposto al lavoro, con grande cultura. Deve ascoltare e capire quando c’è da riposare e quando c’è da lavorare”.
Il Gruppo- “Non parlo tantissimo, parlo dopo la partita e dopo l’allenamento. Stresso i giocatori già durante la partita e l’ora e mezza di allenamento. Quando dico che l’esperienza non si compra al supermercato, significa che bisogna prendere legnate. Ci sta – dopo tanto tempo – una prestazione al di sotto degli standard, dobbiamo capire come vogliamo giocare. Non abbiamo nulla da perdere, serve tranquillità”.
Su Mkhitaryan e Wilshere- “Da quando è arrivato in Inghilterra è cresciuto, non gioca solo di tecnica, è migliorato sulla velocità. Può giocare in tante posizioni e crea superiorità numerica”.
“Fa giocare bene la squadra, può giocare mezza punta e vertice basso. Ha avuto grandissimi problemi fisici, ma è un talento che può andare ancora tantissimo. E’ un giocatore che ho sempre apprezzato, un giocatore anomalo: ha la cattiveria e la corsa da inglese, ma la tecnica da spagnolo. Mi piace molto”.
La Stanchezza–“Ci mancano Abate e Calabria. Ignazio sentiva fastidio al polpaccio già da dopo Roma. Davide, invece, non riesce a lavorare. Sono due giocatori importanti. C’è un po’ di stanchezza, l’importante è allenarsi con continuità. Domani vedremo chi sta meglio, ho dei giocatori forti che possono giocare in qualsiasi momento”.
Su Donnarumma-“Domani gioca. Con Gigi parlo tutti i giorni, è uno dei pochi con cui bevo un caffè. Tante volte in questi mesi gli sono stato vicino, per tranquillizzarlo dopo gli striscioni dei tifosi. E’ un ragazzo giovane, io parlo dei miei tre attuali portieri. Se arriverà un portiere nuovo, parleremo di lui. E’ normale che bisogna fargli sentire la vicinanza, il mio lavoro è questo. Deve pensare solo a giocare, deve restare lucido e concentrato. Se pensa ad altro, la cag**a è dietro l’angolo”.
Su Kalinic- “Lo si recupera con il lavoro, bisogna dargli la possibilità di tirare. In questo momento abbiamo tre attaccanti, Nikola si muove molto bene, ma deve fare gol. Agli attaccanti interessa buttarla dentro, non giocare bene. Bisogna essere bravi a sfruttarli, mandandoli in gol. In questi momenti di difficoltà, ho notato una squadra che si è messa a disposizione: ho visto una squadra matura”.
Sull’impresa del Siviglia di Montella all’Old Trafford- “L’ho vista, non ho sentito Montella. Sono contento per lui, è stata una partita storica, vittoria meritata. Assomigliamo anche un po’ al Siviglia per caratteristiche e sviluppo di gioco. Ieri il Manchester non ha giocato la sua miglior partita. Mi auguro possa succedere la stessa gara”.
Possibile calo dell’Arsenal- “Dobbiamo pensare a fare il nostro, se qualche singolo giocatore farà qualche errore, dovremo approfittarne. Se vogliamo provarci, dobbiamo fare qualcosa in più, altrimenti sarà molto difficile”.
Su Calhanoglu- “L’ho visto bene negli ultimi giorni. Non bisogna contemplare la stanchezza per il fatto che uno corre, ma bisogna considerare quello che stiamo facendo in questi mesi. La tensione porta a grandissima stanchezza. Più giochi e più ti senti forte, mi succedeva anche da giocatore. Sono contento di lui, in questo momento sta sicuramente facendo qualcosina in meno, ma se c’è da ribaltare l’azione, lo fa. Mi aspetto di più, per la balistica che ha. Quelle occasioni devono tramutarsi in gol”.
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