Il triennio di partnership tra McLaren e Honda ha rappresentato un vero calvario non solo per il team di Woking, ma anche ed ovviamente per i piloti, Fernando Alonso in primis. Dopo essersi lasciato male con la Ferrari, al termine di una stagione altamente problematica come il 2014, l’asturiano non ha trovato la terra promessa in McLaren come sperava. Il bottino, misero rispetto alle aspettative (82 punti in tre stagioni), è lo specchio di un fallimento, che ha segnato una fase della carriera nella quale comunque Alonso ha dimostrato di possedere doti eccelse, che meriterebbero tutta un’altra situazione.
Il team principal della McLaren, Eric Boullier, esprime chiaramente il disagio provato dallo spagnolo: “E’ un agonista e si era preparato mentalmente nell’inverno scorso per arrivare pronto al Mondiale 2017″ – ha dichiarato il francese a Motorsport.com – “Era motivatissimo e praticamente aveva già immaginato come doveva essere la sua annata. Già dai test a Barcellona, però, ha avuto sensazioni molto diverse, un misto tra tristezza, frustrazione e umiliazione, dopo aver capito le difficoltà prestazionali del motore“.
“Fernando ogni tanto deve esprimere la sua frustrazione. E’ molto teso dopo una gara ed è quello che è successo anche a Singapore” – prosegue Boullier, riferendosi alla gara gettata al vento dal contatto in partenza con Verstappen e Raikkonen – “Ha tanta rabbia dentro di sé perché sa di poter fare meglio, sa che può essere più competitivo e ha bisogno di dimostrarlo. Penso che se vincerà butterà giù un muro… Con quale animale potrei paragonarlo? Uno squalo, poiché quando sente l’odore del sangue attacca, va dritto verso l’obiettivo. Se sente di poter salire sul podio o essere competitivo il giusto per farlo, non si arrenderà mai. Quindi la pressione sarà tutta sul team, ma è una buona cosa“.
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