E’ l’enfant prodige della panchina e ha già dimostrato di meritare la chiamata di un grande club: parliamo di Julian Nagelsmann, giovanissimo allenatore dell’Hoffenheim.
Trent’anni compiuti a luglio e un primo campionato straordinario alla guida di un piccolo club come l’Hoffenheim, arrivato quarto davanti a rivali ben più accreditate, Nagelsmann ha cominciato alla grande anche questa stagione: prevedibile, purtroppo per lui e per l’Hoffenheim, l’eliminazione ai preliminari di Champions League contro una grande del calcio europeo come il Liverpool ma in compenso un avvio super in Bundesliga, con due vittorie e un pareggio e il primo grande scontro diretto vinto contro il Bayern Monaco di Ancelotti.
L’allievo supera il maestro, verrebbe da dire, e in effetti l’impresa è tanto più impressionante se si pensa ai 28 anni di differenza tra i due: mentre Ancelotti, nel lontano 1992, cominciava il suo percorso da allenatore come vice dell’Italia di Arrigo Sacchi, Nagelsmann era all’asilo.
Alcune indiscrezioni provenienti vorrebbero proprio lui come erede designato di Carletto Ancelotti alla guida del Bayern: Nagelsmann, del resto, ha candidamente ammesso in un’intervista concessa ad Eurosport di sognare nel suo futuro la panchina del club più titolato di Germania.
Che sia lui il prossimo allenatore del Bayern Monaco?
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