A distanza di quasi 10 mesi dalla sua introduzione, tutti hanno espresso la necessità dell’utilizzo del Var anche in campo europeo e se chiedete in giro, non troverete una sola persona che vi dirà che è inutile. Allo stesso modo, vi assicuro che è difficile trovare chi ha capito come funziona. La domanda è di quelle da brividi: chi ha capito come è regolamentato l’utilizzo del Var?
Prendiamo Cagliari-Roma di ieri sera. Ci sono due episodi clamorosi in area della Roma. Il primo è una scivolata killer di Kolarov su Farias, il secondo è un contatto Gerson–Deiola in area allo scadere.
L’arbitro si fida del silent-check e non va a vedere gli episodi. Perché? In base quale criterio ha deciso di non andare a vedere le immagini? Rivedendo l’azione, sembra che Kolarov non tocchi in alcun modo il pallone e comunque travolge clamorosamente Farias, il secondo è più dubbio ma in ogni caso meritevole di essere visto. O Var sempre o Var mai verrebbe da dire, perché la scelta deve ricadere sempre sull’arbitro?
Il Cagliari è a un passo dalla Serie B, possibile che non ci sia la sensibilità di andare a vedere se “per caso” c’è un rigore in area della Roma? Nulla da imputare alla società giallorossa naturalmente, che contro il Liverpool ha subito torti palesi e molto probabilmente avrebbe giovato dell’utilizzo del Var in Champions League.Resta solo da capire davvero come funziona.
Una volta è l’arbitro che sceglie se guardare, una volta è “obbligato dal guardalinee”, una volta non può intervenire perché l’azione non rientra nei parametri del suo utilizzo.
Gli esempi sono infiniti, prendiamo il vantaggio della Juventus col Bologna. Khedira spinge Keita, segna il 2-1 ed esulta. I giocatori del Bologna protestano ma niente Var. Perché? Forse l’arbitro rivedendo l’azione avrebbe potuto annullare il gol.
Stesso discorso sul mancato rosso a Rugani. Perché Orsato in Inter-Juventus ha sentito il bisogno di andare a rivedere il Var sul fallo di Vecino e non si è posto il dubbio su Rugani che affossa Crisetig in piena area? Perché l’arbitro può tornare sui suoi passi esclusivamente a sua discrezione?
Riassumendo, ecco nell’immaginario collettivo come è percepito il Var. Utile, imprescindibile, prezioso. Ma la Juve ruba, le piccole protestano e le grandi sono sempre favorite. Insomma, non è cambiato nulla. Almeno a parole. Bisogna mettersi attorno a un tavolo e facilitare la comprensione di questo strumento ai comuni mortali, altrimenti non sarà servito a nulla.
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