Il Milan non trova l’accordo per il Voluntary Agreement e rinvia ad ottobre l’indagine che vedrà la Uefa indagare su Yonghong Li e tutte le operazioni di mercato che verranno fatte in questi mesi.
Ma chiariamo meglio cosa si intende per Voluntary Agreement.
È un meccanismo di auto-denuncia e patteggiamento economico di un club, per il quale non sono previste sanzioni e si basa sulla promessa di rispettare i criteri del Fair play finanziario nell’arco di 3-5 anni.
Se viene presentato un buon piano di investimento e rientro, verrà permesso ai proprietari del club di continuare a investire ancora sul mercato,ma qualora non venisse poi rispettato il piano stabilito, le sanzioni saranno ancora più gravi.
Al momento ovviamente non c’è alcun blocco, ma per adesso è stata bocciata la prima richiesta di Voluntary Agreement da parte della confederazione internazionale.
La versione ufficiale, quella della cioè Uefa, è che il Milan abbia rinunciato alla sua richiesta iniziale per sostituirla con una nuova domanda, alla quale però Nyon ha deciso di rispondere da ottobre in avanti. La realtà è che la mossa è stata concordata, in quanto è stata in realtà l’Uefa a dare una risposta negativa, suggerendo però al Milan di ripresentarsi da ottobre in avanti, evitando che la domanda venga rifiutata adesso.
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