Superba prestazione del capitano dell’Inter, male gli attaccanti bianconeri. Bene anche Joao Mario e Banega, nella Juve il migliore è Lichtsteiner.
Joao Mario e Dybala (Fonte: calciomercato.com)
Grande reazione di orgoglio dell’Inter, dopo diverse giornate turbolente in seguito alla clamorosa sconfitta in Europa League. Primo derby d’Italia per De Boer, chiamato a risollevare le sorti di una squadra troppo brutta per essere vera. Esame superato a pieni voti per l’allenatore olandese. Campanello d’allarme per Allegri, che ora deve mettersi alle spalle una settimana difficile, tra il pareggio in Champions League con il Siviglia e la bruciante sconfitta contro i neroazzurri.
Partita ben giocata dall’Inter, che sembra lontana parente della squadra presa a pallonate dagli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva: davanti ad un Meazza gremito, gli uomini di De Boer sono finalmente riusciti a vincere e convincere contro una Juve insolitamente sotto tono e che torna a conoscere, dopo tanto tempo, l’amaro sapore della sconfitta in campionato.
Da evidenziare la brillante prestazione del capitano neroazzurro Icardi in attacco, i cui gol non sono mai mancati ma che talvolta è stato carente da un punto di vista di atteggiamento e leadership, e di Miranda in difesa, sempre più il perno della retroguardia neroazzurra, capace di annullare praticamente da solo Dybala e Mandzukic. Nel mezzo, superba partita di Banega e Joao Mario, i due centrocampisti di qualità che tanto sono mancati all’Inter nelle ultime stagioni. Ottimo anche l’ingresso di Perisic, autore del gol vittoria. Rimandati solo i terzini: troppe le insicurezze di D’Ambrosio e Santon. Si attende il ritorno di Ansaldi.
In casa Juve decisamente infelice la scelta di Allegri di tenere in panchina Higuain: Mandzukic ha fatto rimpiangere il bomber argentino, ma anche Dybala è incappato in una giornata storta. Non a caso il gol è arrivato dagli esterni, da Lichtsteiner, proprio lui che in estate era stato così vicino all’Inter. E’ mancata anche un po’ di personalità a centrocampo, strano a dirsi per un reparto che può vantare gente come Pjanic, Khedira, Asamoah, che però è stato sistematicamente schiacciato dall’ottima mediana interista.
Inter-Juventus 2-1
MARCATORI: Lichtsteiner (J) al 21′, Icardi (I) al 23′, Perisic (I) al 33′ s.t.
INTER (4-2-3-1): Handanovic 6,5; D’Ambrosio 4,5, Miranda 8, Murillo 6,5, Santon 5,5 (dal 34′ s.t. Miangue 6); Joao Mario 7, Medel 6,5 (dal 29′ s.t. Felipe Melo 6); Candreva 6,5, Banega 7,5, Eder 6 (dal 24′ s.t. Perisic 7); Icardi 8. (Carrizo, Kondogbia, Palacio, Jovetic, Biabiany, Ranocchia, Gnoukouri, Nagatomo, Yao). All. De Boer 7
JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Benatia 6 (dal 25′ p.t. Barzagli 6), Bonucci 5,5, Chiellini 5 (dal 35′ s.t. Pjaca 5,5); Lichtsteiner 7, Khedira 6, Asamoah 5,5, Pjanic 6, Alex Sandro 6,5; Mandzukic 4,5 (dal 29′ s.t. Higuain 5,5), Dybala 5. (Neto, Audero, Cuadrado, Hernanes, Lemina, Dani Alves, Rugani, Evra). All. Allegri 5
ARBITRO: Tagliavento di Terni
NOTE: ammoniti Lichtsteiner (J), Barzagli (J), Asamoah (J), Medel (I) per gioco scorretto, Handanovic (I) per c.n.r.. Espulso Banega (I) al 45′ s.t. per doppia ammonizione. Spetattori 76.484, incasso 3.943.518, nuovo record della Serie A
I migliori:
Icardi 8: criticatissimo in estate anche dai più affezionati sostenitori per la vicenda del rinnovo che non è piaciuta a gran parte del pubblico di fede nerazzurra, il giovane centravanti argentino è uno dei pochi che finora non ha mai fatto mancare il suo contributo in zona gol. Ma era molto tempo che non lo si vedeva combattere su ogni pallone, fare a sportellate con i difensori avversari, ringhiare su ogni contrasto. Gol splendido, ma ancor più bello è stato l’assist per Perisic. Una prestazione del genere potrebbe sancire la pace con i suoi tifosi.
Miranda 8: partita perfetta del nazionale brasiliano, sempre pronto a battagliare sulle palle alte con Mandzukic, ma anche preciso negli anticipi su Dybala. Dirige, dall’alto della sua classe ed esperienza, il reparto difensivo, concedendosi anche un paio di giocate in disimpegno.
Lichtsteiner 7: migliore in campo della Juve e non solo per il gol. Lo svizzero, preferito da Allegri ad un certo Dani Alves, ripaga la fiducia del suo allenatore mettendo in costante difficoltà Santon. Corsa e qualità per 90 minuti.
I peggiori:
Mandzukic 4,5: non pervenuto. La grinta del croato è forse ciò che più è mancato alla Juve, sia in termini di cattiveria sotto porta sia di pressione costante sulla difesa avversaria, un po’ il marchio di fabbrica dell’ex centravanti dell’Atletico Madrid. Rimandato.
D’Ambrosio 4,5: ancora una prestazione pessima del terzino napoletano, uno degli intoccabili di De Boer ma probabilmente destinato alla panchina quando sarà rientrato Ansaldi. Impreciso, insicuro, costantemente in difficoltà se puntato e poco costante anche in fase di spinta. Bocciato.
Dybala 5: a volte ce lo dimentichiamo, ma è pur sempre un ragazzo di 23 anni alla seconda stagione con la pesante maglia bianconera ed in certe partite la pressione è troppa anche per un predestinato come lui. Annullato da Miranda e Murillo, poco aiutato dai suoi compagni. Non è stata la sua miglior partita da quando è un giocatore della Juventus, decisamente no.
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