Naufragio Ferrari, la Mercedes ruggisce nel Principato
Grazie ad un week end perfetto, condotto in testa sin dalle prove libere del venerdì, Nico Rosberg ha conquistato la vittoria nel GP di Monaco, sesta tappa del Mondiale 2013 di Formula 1. Un trionfo mai in discussione quello del tedesco, al secondo successo in carriera, che ha portato per la prima volta in stagione la Mercedes sul gradino più alto del podio. A fare da contraltare alla grande prova della monoposto della casa di Stoccarda c’è stato il naufragio della Ferrari, passata letteralmente dalle stelle dell’affermazione ottenuta in Spagna alle stalle di un GP, quello corso sul tracciato monegasco, disastroso, chiuso con un settimo posto ed un ritiro causa incidente.
LE PAGELLE
Rosberg 9: il tedesco riesce a bissare l’impresa portata a termine trent’anni prima dal padre Keke, trionfatore nella corsa più attesa dell’intero campionato mondiale. Un dominio, quello del pilota della Mercedes, mai in discussione, suggellato da una prova maiuscola condotta durante l’intero week end; Montecarlo è una pista a sé, in cui molte volte i valori generali vengono a decadere, ma vedere la monoposto tedesca tradurre finalmente in vittoria l’enorme lavoro fatto fin qui nelle qualifiche ufficiali deve aver fatto riflettere gli avversari, ad iniziare dalla Red Bull che almeno ha limitato i danni.
Red Bull 8: che i tori non siano più i migliori del gruppo in assoluto è ormai un dato assodato; tuttavia, alla lunga la costanza nei risultati e gli errori ridotti al minimo potranno contare moltissimo in ottica Mondiale. Vettel limita alla grande i danni, arrivando secondo al termine di una gara regolare, condotta con sagacia tattica. La cosa significativa per il tre volte campione del mondo è stato l’allungo in classifica generale sui rivali più pericolosi, cioè Alonso e Raikkonen, spariti tra le anguste stradine del Principato di Monaco.
Ferrari 5: eppure il week end era iniziato bene: guardando ai risultati delle prime libere, infatti, ci si sarebbe aspettato qualcosa in più dalle vetture di Maranello. Invece, un settimo posto con Alonso e il ritiro causa incidente di Massa hanno segnato un gran premio da dimenticare alla svelta. Peccato, perché dopo il dominio messo in pista in Spagna, quello di Monaco arriva come un appuntamento da non fallire per non perdere ulteriore distanza dalla Red Bull e da Vettel; pronostico, invece, completamente stravolto, con Alonso che si ritrova a dover inseguire un avversario non irresistibile, ma maledettamente costante nei risultati.
Sutil 8: il quinto posto in gara arriva come il coronamento di una gara perfetta. Il pilota tedesco della Force India ha conquistato un piazzamento insperato proprio nel GP più complicato e prestigioso; fantastici i sorpassi ai danni di Perez, costretto poi al ritiro, e Alonso che gli hanno permesso di guadagnare non solo punti pesanti, ma di rimescolare un po’ le carte all’interno del team indiano, vista anche la magra figura rimediata dal compagno di box, lo scozzese Paul Di Resta.
Michele Pannozzo
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