I risultati delle prime due sessioni di prove libere del Gran Premio di Spagna 2013, circuito di Barcellona

Sono terminate le prime due sessioni di prove libere del GP di Spagna, quinta prova stagionale del Mondiale 2013 di Formula 1. Un venerdì decisamente confortante per la Ferrari, capace di esaltarsi sul tracciato barcellonese del Circuito di Catalogna; ottime prove per Fernando Alonso: l’asturiano ha chiuso al comando il primo turno di prove libere, precedendo il compagno di scuderia Massa. Bene anche nel pomeriggio, quando Vettel su Red Bull ha fatto segnare il miglior giro, ma tallonato dal ferrarista, staccato di una manciata di centesimi. Tra le prime posizioni anche le Lotus, mentre continuano a deludere McLaren, in difficoltà anche sul circuito spagnolo.

Ferrari alla riscossa, dunque, nel primo stint di prove corso su un asfalto reso viscido dalla pioggia caduta in mattinata sul circuito catalano. Benissimo l’idolo di casa Fernando Alonso, che ha piazzato il musetto della sua Rossa davanti a tutti, stampando un buon 1’25″252. L’asturiano, autore del suo giro veloce nel finale della sessione, ha preceduto il compagno di squadra Massa, staccato di appena due decimi; le vetture di Maranello hanno destato un’ottima impressione in questo primo turno di prove, mentre le Red Bull hanno chiuso nelle retrovie, impegnate nel collaudo di novità tecniche, in particolar modo di un sensore al retrotreno. Male le McLaren: le frecce d’argento hanno girato pochissimo.

Nel pomeriggio è toccato a Sebastian Vettel prendersi la scena al Montmelò; il tre volte campione del mondo della Red Bull ha firmato una tornata velocissima, facendo fermare il cronometro sul tempo di 1’22”808, abbassando notevolmente il tempo fatto registrare in mattinata da Alonso sfruttando le migliori condizioni dell’asfalto; tuttavia il tedesco è stato tallonato proprio dal ferrarista, autore di un ottimo secondo stint di prove, chiuso alle spalle del pilota del team austriaco staccato di soli 23 centesimi. Bene tutto sommato anche Massa, quinto, a dimostrazione dell’estrema competitività della Ferrari su una pista che già in passato ha regalato grandi soddisfazioni alla monoposto italiana.

Michele Pannozzo