Vettel domina le due sessioni

Sebastian Vettel

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Le prime due sessioni di prove libere hanno ufficialmente inaugurato il nuovo circuito di Austin, in Texas, che nel week end sarà il teatro della prima edizione del GP degli USA, diciannovesimo e penultimo appuntamento di un mondiale che si appresta a vivere le sue ultime due emozionanti gare. C’era grande curiosità per capire quale sarebbe stata la reazione delle monoposto sull’asfalto statunitense, un’incognita per tutti i pilota, nessuno dei quali aveva mai girato su questa nuovissima pista; ebbene, come da qualche gran premio a questa parte, il più veloce delle prove è stato Sebastian Vettel, che ha strappato la miglior prestazione si al mattino che nel pomeriggio.

Tutto apparentemente facile per la Red Bull numero uno del campione del mondo, che nel primo stint di libere ha spiazzato la concorrenza, facendo fermare il cronometro sul tempo di 1’38”125; una prestazione davvero impressionante se si considera che il secondo del mattino, Lewis Hamilton, ha accusato un ritardo dal tedesco di quasi un secondo e mezzo, mentre l’antagonista Alonso, terzo, ha pagato due secondi e due decimi di ritardo dal miglior crono. Un Vettel, insomma, già a suo agio su questo nuovo circuito, nonostante si sia reso protagonista, come molti suoi colleghi, di errori e fuori pista su un circuito andato via via gommandosi.

Vettel che, come detto, ha fatto registrare anche la miglior prestazione del pomeriggio, fermando il cronometro sul tempo di 1’37″718, abbassando di quasi quattro decimi il crono del prima sessione di libere; il tedesco, tuttavia, ha girato poco, costretto a rimanere fermo ai box per quasi cinquanta minuti a causa di un problema forse di natura idraulico sulla sua Red Bull. Alle spalle del due volte iridato si è piazzato il compagno di squadra Webber, mentre Alonso ha confermato la terza piazza. Rispetto allo stint mattutino, molti piloti sono scesi in pista provando le gomme morbide, cercando soluzioni alterative ad una prima sessione in cui quasi tutti hanno girato con le dure.

Michele Pannozzo