Nessuna restrizione per Lipsia e Salisburgo, e i tifosi possono festeggiare. Entrambe le squadre potranno tranquillamente disputare la Champions League, la prossima stagione, nonostante sia la squadra tedesca che la squadra austriaca siano di proprietà della Red Bull. La famosa multinazionale è proprietaria del Lipsia e forte investitrice dell’altra, dove immette più del 20% del giro di affari, e proprio per questo le due squadre si sono salvate.
Nel comunicato ufficiale dell’Uefa si legge infatti che le due squadre “non hanno violato l’Articolo 5 (Integrità della competizione) del regolamento del torneo.” e che “dopo un’accurata indagine e a seguito di importanti variazioni amministrative e strutturali da parte dei club (relative ad azienda, settore finanziario, personale, sponsorizzazioni, ecc.), l’organo di controllo UEFA ha ritenuto che nessun individuo o persona giuridica aveva più un’influenza decisiva su più di una squadra partecipante a una competizione UEFA per club. Come previsto dall’Articolo 34(2) del Codice di procedura dell’organo di controllo finanziario UEFA – Edizione 2015 e dagli Articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA, è possibile presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport entro 10 giorni.”
Sospiro di sollievo dunque per i tedeschi del Lipsia, che rischiavano l’esclusione in quanto piazzatisi al 2° posto del campionato tedesco, mentre il Salisburgo ha vinto l’ultimo campionato austriaco, anche se l’UEFA precisa che “la CFCB continuerà a monitorare entrambi i club per garantire che le regole di integrità siano rispettate”.
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