Un altro grande del calcio mondiale dice addio al calcio giocato: a 40 anni suonati appende gli scarpini al chiodo Diego Forlan. Per lui anche una non troppo fortunata esperienza in Italia con la maglia dell’Inter.
Il ritiro dal calcio dell’ormai ex attaccante uruguaiano è solo l’ultimo, in linea temporale, nella lista dei calciatori che hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo quest’anno.
Infatti Forlan va ad aggiungersi all’illustre elenco che comprende nomi celebri come Fernando Torres, Arjen Robben, Alberto Aquilani, Peter Crouch, Patrice Evra, Yaya Tourè e Julio Baptista.
Una carriera quella di Rubio e Cacha condita da 268 gol in 687 partite ufficiali distribuiti tra squadre di club e Nazionale. Tanti trofei, ma anche qualche esperienza non troppo entusiasmante come ad esempio quella in Italia con la maglia dell’Inter che nel 2011 lo acquista dall’Atletico Madrid ed erroneamente lo inserisce nella lista UEFA in vista della successiva Champions League che Forlan non giocherà perché già impiegato dagli spagnoli nei precedenti turni preliminari.
Proprio in Spagna, il talento di Montevideo conosce comunque i suoi momenti migliori: al Villareal prima e all’Atletico Madrid poi. Con il Sottomarino Giallo, pur non vincendo nulla, segna 59 gol in 128 presenze contribuendo in maniera determinante al raggiungimento della semifinale di Champions League nel 2005-2006 dove il Villareal verrà eliminato dall’Arsenal.
Con l’Atletico Madrid segna invece 96 gol in 198 presenze conquistando un‘Europa League e una Supercoppa Europea, entrambe nel 2010. Lascia la penisola iberica per trasferirsi, come detto, all’Inter dove rimane appena una stagione. Da lì in poi un continuo girovagare che lo porterà a giocare in Brasile, Giappone, Uruguay, India e Hong Kong. Con la maglia della nazionale segna 36 gol in 112 presenze vincendo, tra l’altro, una Copa America nell’edizione del 2011.
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