Aveva annunciato il suo addio al Bayern Monaco insieme al collega Ribery a fine stagione, ma la notizia che circola da qualche ora ha lasciato tutti alquanto spiazzati. Arjen Robben ha deciso di lasciare il calcio giocato a 35 anni.
Quello dell’olandese è il quarto ritiro che il mondo del calcio registra quest’anno, infatti l’addio al calcio di Robben va ad aggiungersi a quelli di Fernando Torres, Emiliano Moretti e Alberto Aquilani.
19 anni di onorata carriera che hanno visto il talento di Badum sollevare la bellezza di 31 trofei con le maglia di PSV, Chelsea, Real Madrid e soprattutto Bayern Monaco. Solo con il Groningen non è riuscito a vincere nulla.
31 trofei divisi rispettivamente in: 1 Eredivisie, 1 Supercoppa Olandese, 2 Premier League, 1 Coppa di Lega inglese, 1 Community Shield, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Liga, 1 Supercoppa di Spagna, 8 Bundesliga, 5 Coppe di Germania, 5 Supercoppe di Germania, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA e 1 Mondiale per club.
Spesso soprannominato “eterno secondo“, Robben ha avuto la sfortuna di perdere due finali di Champions League nel giro di due anni, entrambe con la maglia del Bayern Monaco: nel 2010 a Madrid contro l’Inter e nel 2012 a Monaco di Baviera contro il Chelsea.
Sempre nel 2010 ha inoltre perso, con la sua Olanda, la finale del Mondiale in Sudafrica che lo ha visto protagonista in negativo dopo aver sbagliato un gol praticamente già fatto davanti a Casillas.
Con la nazionale olandese conquista il terzo posto al Mondiale in Brasile nel 2014, mentre l’anno prima, nella finale di Wembley che vede il suo Bayern opposto al Borussia Dortmund, riesce finalmente a vincere la sua prima Champions League.
Di Robben mancherà sicuramente la sua solita giocata che lo vedeva partire da destra, rientrare sul sinistro e segnare.
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