Continua ad essere un piccola maledizione lo Us Open per Roger Federer che, dopo aver rimediato brutte sconfitte in diverse delle ultime edizioni, anche piuttosto prematuramente, si ferma una volta di più prima delle fasi caldissime del torneo.
Questa volta a metterlo ko ci ha pensato, non solo un ritrovato Grigor Dimitrov ma anche un problema fisico alla schiena, un mix difficile da contrastare che ha significato così una nuova sconfitta sotto le luci newyorchesi.
Così, nella città che realizza i sogni, anche quelli che sembrano impossibili, Dimitrov, scivolato nel ranking alla posizione numero 78 a causa di un 2019 davvero opaco, per la prima volta dopo sette sconfitte consecutive, supera il “suo maestro”, l’idolo di sempre, e centra una terza semifinale slam in carriera.
Al termine di un’intensa sfida terminata solo al quinto set nella quale Dimitrov si è trovato sotto prima di un set e poi di due set a uno, alla fine, a spuntarla, con solidità mentale e fisica, è stato proprio il bulgaro che, in modo del tutto inaspettato, realizza a New York la corsa più incredibile della sua stagione.
Adesso, per un posto nella prima finale major della carriera, per lui che vanta una vittoria alle ATP Finals di Londra ed un best ranking di numero tre del mondo, ci sarà uno dei giocatori più caldi del momento, il russo Daniil Medvedev.
Il fresco campione di Cincinnati sembra non fermarsi più in questa impressionante estate nordamericana sebbene, all’inizio del suo quarto di finale contro Stan Wawrinka, è sembrato che il fisico lo stesse piano piano abbandonando.
E invece il russo ha stretto i denti, ha approfittato di tanti, troppi errori del suo avversario ed ha tenuto sempre la testa del match, in vantaggio prima di due set a zero e poi, nel quarto, incredibilmente dominante quando gli antidolorifici avevano fatto del tutto effetto alleviandogli il dolore alla gamba.
Per Medvedev, che salirà alla posizione numero quattro della classifica mondiale e che ha ottenuto il pass per il Master di fine anno a Londra, si tratta della prima semifinale in un torneo dello slam, e di un traguardo super meritato, come detto, in una stagione estiva sul cemento nordamericano davvero incredibile per continuità e rendimento.
I precedenti tra i due recitano una vittoria per parte e sono datati entrambi 2017, sull’erba di Londra con il successo del bulgaro e sul cemento di Washington con l’affermazione, invece, del russo, ma questa, senza dubbio, sarà tutta un’altra storia, per il palcoscenico, per la lunga distanza, per l’occasione e per la posta in gioco, una sfida assolutamente da non perdere.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.