Nel primo martedì degli Australian Open 2019 ha fatto il suo esordio nel torneo il sei volte campione, numero uno del mondo e trionfatore degli ultimi due major disputati, Novak Djokovic.
Il tennista serbo, che un anno fa si presentò a Melbourne in condizioni negative sia fisicamente che mentalmente, a distanza di dodici mesi è il primo favorito del seeding e stella più attesa.
Djokovic ha superato il primo ostacolo, il qualificato statunitense Mitchell Krueger in tre set in una partita divertente e piacevole con scambi che hanno entusiasmato il pubblico.
Al prossimo turno Nole se la vedrà, nella riedizione della finale degli Australian Open di ormai 11 anni fa, contro il francese Jo-Wilfried Tsonga che ha sconfitto in tre set il sempre ostico Martin Klizan.
Esordio vincente ed agevole anche per il numero quattro del seeding e fresco vincitore delle ATP Finals Alexander Zverev, alla ricerca del primo grande risultato in un torneo dello slam.
Il giovane tedesco ha superato in tre set lo sloveno Aljaz Bedene e nel prossimo turno affronterà, come Djokovic, un tennista francese, Jeremy Chardy che ha vinto il derby contro il connazionale Ugo Humbert al tie break del quinto set.
Inizio in sordina ma poi pronta reazione per il giapponese Kei Nishikori, numero 8 del tabellone, che parte male e cede i primi i due parziali contro il qualificato polacco Kamil Majchrzak, prima di trascinare il match al quinto ed approfittare poi del ko fisico dell’avversario.
Esordio fortunato anche per il campione dell’edizione 2014 Stan Wawrinka che ha usufruito del ritiro del suo avversario, l’ex semifinalista slam Ernests Gulbis per accedere così al secondo turno.
Qui, per il tennista elvetico, ci sarà un’altra interessante sfida contro il canadese Milos Raonic, come lui ex numero tre del mondo, che ha superato in tre set un deludente Nick Kyrgios che, complice questo risultato, uscirà dai primi 70 del mondo nelle prossime classifiche.
Capitolo italiani con luci ed ombre per via del successo di Fabio Fognini che ha approfittato del ritiro del suo avversario Jaume Munar e delle sconfitte, invece, per Marco Cecchinato e Luca Vanni, entrambi avanti di due set e recuperati al quinto.
Molto rammarico per la sconfitta del tennista siciliano, testa di serie numero 17, che ha sprecato anche un match point prima di farsi rimontare dal serbo Filip Krajinovic.
Notevole, invece, lo sforzo per Vanni che, dopo aver superato tre turni di qualificazione, ha ceduto in cinque set allo spagnolo Pablo Carreno Busta, testa di serie numero 23.
Infine, successi per alcuni giovani rampanti come il croato Borna Coric, numero 11, che conquista ai danni del belga Steve Darcis la sua prima vittoria agli Australian Open, o come il canadese Denis Shapovalov, vincente in tre set contro Pablo Andujar.
Piacevole successo anche per il giovanissimo tennista di casa, wild card, Alexei Popyrin (di cui si è parlato durante l’off season), che ha piegato in tre set il ben più esperto tedesco Mischa Zverev mentre è stato messo ko da un altro infortunio lo sfortunato Thanasi Kokkinakis costretto al ritiro contro il giapponese Taro Daniel.
Infine, scampato pericolo per il sorprendente semifinalista di dodici mesi fa, il coreano Hyeon Chung che ha recuperato due set di svantaggio prima di avere la meglio, al quinto, contro lo statunitense Bradley Klahn.
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