In superbike la casa giapponese della Kawasaki, Ichiro Yoda il progettista sta cercando di rivoluzionare la Kawasaki ZX-10RR, ma non sarà una cosa immediata. Ci vorrà molto tempo e si pensa che sarà pronta per il 2020.
Superbike, la Kawasaki
La Kawasaki fino all’anno scorso era la moto più forte e nessuno riusciva a battere il duo Jonathanm Rea e Kawasaki. Ma quest’anno la musica è cambiata e questo binomio si ritrova a inseguire la Ducati Panigale di Alvaro Bautista, vincitore di tutte le gare disputate fino ad ora.
Superbike, Jonathan Rea
Jonathan Rea è ancora a secco di successi e ha confessato che con questa moto non riesce a battere la Panigale. Ora il gap tra questa Ducati e questa Kawasaki è al momento troppo e in poco tempo. Anche Ichoro Yoda ha dichiarato che per il momento questo distacco non sono in grado di ridurlo e che punta direttamente all’anno prossimo.
Superbike, le parole di Ichiro Yoda
Ichiro Yoda ha parlato delle difficoltà della Kawasaki a non riuscire a contrastare la Ducati e ha spiegato anche i punti deboli di questa Kawasaki del 2019: “Raggiungere la Ducati in questa stagione è difficile. Il loro motore viene dal campionato mondiale MotoGP, l’intero pacchetto è della MotoGP. Questa è una MotoGP con pneumatici Pirelli. Anche se fossimo autorizzati a utilizzare parti in concessione, saremmo limitati. Con le parti omologate in concessione non possiamo raggiungere le prestazioni della Ducati. Non saremmo in grado di raggiungere la loro velocità”. Continua il progettista della Kawasaki, “Ora la Ducati ha costruito un motore a quattro cilindri la cui filosofia sembra essere diversa da quella dei suoi concorrenti. Dorna deve ripensare alla sua filosofia, quale direzione prendere con il campionato”.
Superbike, le parole di Ichiro Yoda riguardo il pilota Rea
Yoda riferendosi a Jonathan Rea ha affermato: “Capisce la situazione. La Ducati ha portato questa MotoGP che fa appello a un pilota della MotoGP. Guidare una moto del genere non è così facile. Bautista controlla la sua moto molto bene, gli altri piloti inciampano. Ha guidato nel Campionato del Mondo MotoGP con una vecchia moto nella top-6. Per batterlo su questa moto non è facile. Se portiamo una moto con un concetto simile, allora possiamo battere Alvaro Bautista e la Ducati”.
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