Roma, Fair Play Finanziario e obbligo delle plusvalenze: cosa succede se non si rispettano i parametri UEFA

La AS Roma è chiamata a rispettare un’importante scadenza finanziaria: entro il 30 giugno 2025 il club dovrà generare plusvalenze comprese tra i 10 e i 20 milioni di euro. Questo obbligo rientra nei vincoli previsti dal Settlement Agreement firmato con l’UEFA nel settembre 2022, volto a riportare in equilibrio i conti della società giallorossa e ad assicurare il rispetto del Fair Play Finanziario (FFP), oggi evoluto nel nuovo Regolamento di Sostenibilità Finanziaria.


Cos’è il Fair Play Finanziario UEFA e come funziona nel 2025

Il Fair Play Finanziario, introdotto nel 2010 e aggiornato nel 2022, mira a impedire ai club europei di spendere oltre le loro possibilità, accumulando debiti non sostenibili. A partire dalla stagione 2025/26, il regolamento impone che le spese per stipendi, ammortamenti dei cartellini e commissioni agli agenti non superino il 70% dei ricavi operativi. Questa percentuale è stata introdotta progressivamente (90% nel 2023/24, 80% nel 2024/25).

Il controllo viene affidato al Club Financial Control Body (CFCB), composto da una Camera Investigativa e una Camera Giudicante, che esamina i bilanci certificati dei club e le previsioni economiche. In caso di violazioni, le sanzioni UEFA possono includere:

  • Multe proporzionali all’entità dello sforamento
  • Restrizioni alla rosa UEFA (riduzione a 23 giocatori o blocco del mercato)
  • Esclusione dalle competizioni europee, nei casi più gravi

Cosa sono le plusvalenze e perché sono importanti per la Roma

Una plusvalenza si verifica quando un calciatore viene venduto a un prezzo superiore al suo valore contabile residuo, cioè quanto resta da ammortizzare del costo d’acquisto. Ad esempio, un giocatore comprato a 20 milioni con contratto quinquennale ha un ammortamento annuo di 4 milioni: se viene ceduto dopo due anni per 15 milioni, genera una plusvalenza di 7 milioni (15 – 8).

Queste operazioni sono fondamentali per la Roma, che nel Settlement Agreement ha accettato di ridurre il proprio deficit aggregato entro i 60 milioni di euro al 2026. Per farlo, dovrà realizzare vendite strategiche entro la chiusura dell’esercizio finanziario, che cade il 30 giugno di ogni anno.


Il Settlement Agreement: obblighi e sanzioni per la Roma

Il Settlement Agreement UEFA firmato dalla Roma nel 2022 è conseguenza delle violazioni del break-even rule tra il 2018 e il 2022, periodo segnato dagli effetti economici del Covid-19. L’accordo impone:

  • Contributo incondizionato di 5 milioni di euro, già trattenuto
  • Contributo condizionato fino a 30 milioni di euro se non si rispettano gli obiettivi
  • Deficit massimo di 60 milioni al 2026
  • Restrizioni UEFA alla rosa (Lista A ridotta, divieto di registrare nuovi acquisti) già attive nel 2022/23 e 2023/24
  • Sanzioni condizionali per le stagioni successive in caso di mancato rispetto dei target

La Roma era già stata sotto Settlement Agreement nel 2015, uscendone nel 2018 dopo una multa di 6 milioni e limiti sulla rosa.


Le plusvalenze da raggiungere entro il 30 giugno 2025: i casi Dahl e Zalewski

Per evitare ulteriori penalizzazioni, la Roma deve realizzare plusvalenze tra i 10 e i 20 milioni di euro entro il 30 giugno 2025. Alcune operazioni recenti hanno già contribuito:

  • La cessione di Samuel Dahl al Benfica per 11 milioni ha prodotto circa 7 milioni di plusvalenza
  • La vendita di Nicola Zalewski all’Inter ha generato 6,5 milioni, essendo un prodotto del vivaio (valore contabile pari a zero)

Tuttavia, non tutte le cessioni sono efficaci: Enzo Le Fée, ad esempio, ha un valore contabile elevato e una sua eventuale vendita potrebbe non portare a guadagni rilevanti per il bilancio.


Cosa rischia la Roma in caso di mancato rispetto degli obiettivi UEFA

Nel caso in cui la Roma non raggiungesse gli obiettivi di bilancio previsti:

  • Potrebbe dover pagare multe aggiuntive fino a 30 milioni di euro
  • Subire limitazioni alla rosa UEFA già a partire dalla stagione 2024/25
  • In caso di gravi violazioni reiterate, potrebbe arrivare anche l’esclusione dalle competizioni europee, a partire dal 2027/28

La Roma ha già subito sanzioni per gli esercizi precedenti:

  • 2 milioni di multa per il 2022/23
  • 3 milioni stimati per il 2023/24 a fronte di una perdita di 81 milioni

Una corsa contro il tempo: il ruolo di Massara e la strategia dei Friedkin

Con l’arrivo di Frederic Massara come nuovo direttore sportivo, il club ha avviato un lavoro serrato per generare plusvalenze senza compromettere l’equilibrio tecnico della rosa. L’obiettivo è evitare cessioni pesanti come quella di Ndicka e continuare il percorso di crescita.

La proprietà Friedkin, che ha già investito oltre 900 milioni di euro, intende coniugare ambizioni sportive e sostenibilità economica. Tuttavia, il percorso è stretto, e la data del 30 giugno 2025 sarà decisiva: senza le giuste plusvalenze, il rischio è quello di una nuova stagione europea compromessa.

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